Procida, l’isola dai mille colori

La piccola isola di Procida (circa 4 km quadrati di superficie), è forse la meno conosciuta delle Isole Flegree, di fronte a Napoli. Con vicine rinomate come Capri e Ischia, non è difficile capire perchè Procida sia meno frequentata dai turisti.

Procida

Eppure questa piccola isola è una meraviglia tipicamente italiana, dove trascorrere una vacanza o semplicemente ritirarsi per un periodo più o meno breve, in cerca di pace e tranquillità. Infatti Procida è lontanissima dalla mondanità modaiola delle isole vicine. E’ un’isola semplice e operosa, dove il mare è il protagonista della vita quotidiana.

Procida
Marina Grande

Non posso dire di aver sempre desiderato andarci. In effetti, l’idea di questo viaggio mi è venuta di recente, leggendo un libro, “Le poche cose certe”, di Valentina Farinaccio. Ho iniziato a documentarmi, e ho visto foto che mi hanno definitivamente convinta.  Procida inoltre è protagonista di altri libri, come  “L’isola di Arturo” (Elsa Morante) e “Graziella” (Alphonse de Lamartine) e film come “Il Postino”, con Massimo Troisi, e “Il talento di Mr.Ripley”, di Anthony Minghella. Referenze di tutto rispetto, no?

Ah, io non chiederei di essere un gabbiano, né un delfino; mi accontenterei di essere uno scorfano, ch’è il pesce più brutto del mare, pur di ritrovarmi laggiù, a scherzare in quell’acqua.» E. Morante, “L’isola di Arturo”

Procida

Come raggiungere Procida

Procida si raggiunge  dai porti di Pozzuoli o Napoli, e la traversata dura circa 30 minuti, con la barca veloce. Sono molto frequenti i collegamenti con la vicina Ischia, che si raggiunge in soli 15 minuti.

Procida
Il porto di Pozzuoli

I biglietti si possono fare facilmente online, scegliendo il porto di partenza, l’orario e la durata del viaggio. Acquistando i biglietti online, bisogna ricordarsi di fare il check-in presso la biglietteria del porto prima di imbarcarsi (senza check-in non si sale a bordo!).

Marina Grande

Già all’avvicinarsi del traghetto al porto di Procida, il cuore ha avuto un sussulto. E’ stato letteralmente un colpo di fulmine tra me e la baia, il profilo di Torre Murata, le innumerevoli barchette e le case tutte colorate così da essere riconosciute dai pescatori di ritorno dal mare aperto.

Procida

Molte case presentano impietosamente i segni del tempo, con facciate dalla vernice scrostata e portoncini arrugginiti, eppure Procida ha un fascino oggettivo, che conquista al primo sguardo.

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La Marina Grande è tutto un susseguirsi di ristoranti, bar e gelaterie, con i turisti che passeggiano avanti e indietro e i pescatori che aspettano pazienti con le loro canne che i pesci abbocchino.

Procida

Pur essendo di dimensioni limitate, l’isola conta ben 11.000 residenti. La gente è molto ospitale, pronta a dare indicazioni e suggerimenti. Tutti vogliono aiutarvi a  scoprire l’isola, consigliandovi con orgoglio gli angoli più segreti o i punti panoramici più suggestivi.

Procida

Procida si gira benissimo a piedi, da un estremo all’altro dell’isola. Camminando in lungo e in largo si raggiungono tutti i punti d’interesse, comprese le spiagge, scoprendo anche molti punti perfetti per ammirare il panorama.

Per i più pigri, esistono anche 4 linee di autobus, che coprono i percorsi principali. Il capolinea di tutte le linee è al Porto, vicino alla Biglietteria delle compagnie di navigazione. Gli autisti degli  autobus sono gentilissimi, quasi delle guide turistiche per la quantità di informazioni che elargiscono!

Le strade sono incredibilmente strette,  quasi a imbuto e si stenta a credere  che le auto possano passarci, figuriamoci gli autobus! Invece, mentre si trattiene il fiato convinti di restare incastrati tra i muri delle case, l’autista, con grande perizia, passa agevolmente attraverso ogni strettoia!

Torre Murata

Vi consiglio di usare l’autobus per raggiungere il punto più alto di Procida, Torre Murata, perchè la salita è un po’ impegnativa. Torre Murata, 91 metri sopra il livello del mare, è stato il primo nucleo abitativo dell’isola, dove rifugiarsi dalle invasioni barbariche e dei saraceni.  Il panorama da quassù è incredibile, una meravigliosa scenografia e il punto preferito di ogni  turista. Marina di Corricella si distende placida sotto i miei occhi, con le sue case color sorbetto e decine di barchette ormeggiate. Nessuno lascia Procida senza prima essere venuto quassù ad ammirare la vista e scattare qualche fotografia da riportare a casa.

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I due cannoni a lunga gittata sul Belvedere risalgono al 1799, epoca della Repubblica Napoletana. A Torre Murata si possono visitare Palazzo D’Avalos e l’Abbazia di San Michele Arcangelo.

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Palazzo D’Avalos fu costruito nel 1500 insieme alle mura, e nel 1830 fu trasformato in un carcere, che chiuse definitivamente solo nel 1988. Il Palazzo è visitabile previa prenotazione sul sito del comune.

Procida
S.Margherita Nuova

L’Abbazia di San Michele Arcangelo fu edificata nel 1026. La visita è gratuita, ma volendo si può lasciare un’offerta per la manutenzione del sito. Durante la visita all’Abbazia non bisogna tralasciare i sotterranei e la terrazza panoramica: uno splendido affaccio sul mare, con la vista  che va da Capo Miseno a Capri.

Procida
L’ex carcere di Procida sulla sinistra

Corricella

Da Torre Murata scendere verso Marina di Corricella è un attimo. E questo è decisamente il mio posto preferito di tutta Procida!

Procida
Marina di Corricella

Un caleidoscopio di colori, casette colorate letteralmente costruite una sopra l’altra con ripide scale d’accesso, barchette ormeggiate, reti ammassate e gruppetti di pescatori impegnati a spicciarle.

Praticamente un presepe marino, con  ristorantini e localetti, lontano dal traffico di Marina Grande. 

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Qui si respira l’anima più autentica dell’isola, e se ne percepisce la sua identità unica e straordinaria.

Procida

 

Vivara

Procida è collegata da un ponte all’isolotto di Vivara, disabitato e riserva naturale statale. Ha una caratteristica forma a mezzaluna: si tratta di una porzione di cratere di un antico vulcano semi-sommerso. La visita a Vivara è possibile solo di venerdì, sabato e domenica tramite prenotazione e accompagnati da una guida autorizzata. E’ consigliabile prenotare con un po’ di anticipo, e vestirsi adeguatamente, perchè la visita non è molto agevole. In questa riserva ci sono piante rare, conigli selvatici e molte specie di uccelli acquatici. Oltre a importanti ritrovamenti archeologici di origine micenea, sono notevoli i suoi fondali, ricchissimi di pesci e piante.

Le spiagge di Procida

A Procida ci sono diverse spiagge accessibili e molte calette raggiungibili solo via mare. Le spiagge sono di sabbia abbastanza scura, di origine vulcanica. Ci sono spiagge libere e lidi che noleggiano lettini e ombrelloni. Le spiagge che si trovano sul versante est, dove approdano i traghetti, nel pomeriggio restano in ombra, mentre quelle sul versante ovest sono perfette per ammirare il tramonto sul mare.

Procida
I due faraglioni tufacei separano le spiagge di Ciraccio e Chiaiolella
Procida
Il tramonto sui faraglioni di Procida

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Tra queste vi segnalo le lunghe spiagge di Ciraccio e Chiaiolella, con l’omonima Marina: una deliziosa insenatura, con tante barche e alcuni  ristoranti e bar ideali per l’aperitivo.

Sullo stesso versante c’è la famosa spiaggia di Pozzo Vecchio, sulla strada per il cimitero. E’ chiamata anche del Postino, perchè proprio qui Massimo Troisi girò alcune scene di questo celebre film. Presso il Lido Annamaria (l’unico presente) due lettini costano 22 euro, compreso l’uso dei servizi.

La spiaggia di Chiaia è molto nota e si raggiunge a piedi con una scalinata di 182 gradini. Da qui si possono fare splendide foto panoramiche verso Marina di Corricella.

Procida
Chiaia

Dove mangiare a Procida

Ovviamente non ho potuto provare tutti i ristoranti dell’isola (solo per mancanza di tempo), ma posso affermare che la cucina procidana è ottima! Naturalmente i piatti di pesce spopolano, anche se uno dei piatti tradizionali è il famoso coniglio alla procidana.

Considerando quindi che si mangia bene un po’ ovunque, vi segnalo due indirizzi che per me sono top:

  • Chiaro di Luna, a Marina di Corricella. Piccolo bar di fronte alle barchette dei pescatori, dove fare una gradevole pausa dopo il mare o dopo una passeggiata. Provate il sorbetto all’insalata di limoni, coltivati nel loro orto, o l’insalata di frutta del giardino al limoncello. Un’autentica delizia… del resto, i limoni di Procida sono molto rinomati!
  • La Lampara, sempre a Marina di Corricella. Un ristorante dalla posizione invidiabile e una elegante terrazza sul mare, con piatti a base di pesce fresco di giornata. Il cibo è ottimo e la vista sulla marina è spettacolare: la sera, con tutte le luci accese, Corricella sembra un presepe!

Da provare la classica pasta, fagioli e cozze (un sapore unico), e i capunti (pasta fresca acqua e farina) con zucchine e frutti di mare. Se siete golosi come me, assaggiate anche il croccante al cioccolato con mandorle bagnato al rum… un’autentica bontà!

Siccome non posso fare a meno, ovunque io vada (in Italia) di mangiare una buona pizza, ho provato anche la pizzeria più famosa dell’isola, Vefio. In effetti la pizza è molto buona, leggera e digeribile, merito dell’impasto fatto lievitare per ben 36 ore!

Procida resta senza dubbio l’isola di Arturo, di Graziella, di Massimo Troisi, ma è definitivamente anche la mia adesso!

Procida
Santa Maria delle Grazie

 

 

 

 

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