Monterosso al Mare è l’ultimo dei cinque paesini delle Cinque Terre arrivando da La Spezia ed anche il più antico. Pare che le prime testimonianze sull’abitato di Monterosso siano dell’anno 1000. E’ il più grande e anche l’unico che possa offrire una vera e propria spiaggia ai numerosi turisti che giungono in estate. C’è anche un vero lungomare per passeggiare.


I lidi hanno delle deliziose piccole cabine in legno, color pastello, come quelle che si vedono nei films anni ’60.


Devo dire che per me è il meno caratteristico dei cinque paesini, forse anche per questo mi sono fermata poco. Inoltre, il tempo non era dei migliori: c’erano nuvoloni e aria di pioggia…. Il mare era in burrasca…. Sicuramente se ci fosse stato il sole sarebbe stato diverso.




Ho visitato la Chiesa di San Giovanni Battista e il vicino Oratorio della Confraternita dei Neri, si trovano nel centro storico, tra i caratteristici carrugi. In queste piccole e pittoresche viuzze ci sono numerosi negozi, dove acquistare souvenir di manifattura locale o il famoso limoncino, realizzato con i rinomati limoni della zona.


La Chiesa di San Giovanni Battista risale al XIII secolo ed è un bell’esempio di gotico ligure, con la facciata a colori alternati: il bianco del marmo e il serpentino verde. Quello che spicca è lo splendido rosone traforato in marmo. Il campanile in realtà era una vecchia torre di avvistamento, una delle poche rimaste.


L’oratorio della Confraternita dei Neri, Mortis et Orationis, risale invece al ‘600. La Confraternita era dedita ad aiutare vedove e orfani di pescatori dispersi in mare e si occupava soprattutto di organizzare funerali per i poveri, che altrimenti non avrebbero potuto permettersi una sepoltura cristiana.


Monterosso è stato il mio punto di partenza per percorrere il sentiero 952, verso Vernazza. Tutti i turisti che vengono al Parco Nazionale delle Cinque Terre lo fanno per avventurarsi tra i suoi numerosi percorsi nella natura.








Il sentiero è stata l’esperienza più bella della mia visita alle Cinque Terre. Tutti i paesini sono collegati tra loro e il resto del territorio da una fitta rete di sentieri, che un tempo erano le uniche vie di comunicazione. Durante il tragitto si vive il vero spirito delle Cinque Terre, e si apprezza il continuo e alacre lavoro della gente del posto, capace di adattarsi al territorio, realizzando i famosi terrazzamenti. All’inizio il sentiero è agevole e facilmente percorribile, ma munitevi di scarpe comode, perchè dovrete inerpicarvi su per la collina e poi girarci intorno finchè non vi si parerà davanti in tutto il suo splendore Vernazza .
