Con questo primo post del 2023 voglio raccontarvi del mio recente viaggio a Monaco di Baviera, alla scoperta dei celebri mercatini di Natale. Non che non abbia mai visto un mercatino di Natale (per esempio a Bruges qualche anno fa), ma volevo proprio assaporare l’atmosfera natalizia là dove tutti mi avevano assicurato fosse speciale.
Monaco è la capitale dello stato tedesco più esteso, la Baviera, ed è famosa soprattutto per l’Oktoberfest, il festival pubblico più grande del mondo che si svolge ogni anno a fine Settembre. Ma è famosa anche per i suoi mercatini di Natale, tanto che trovare un hotel a Dicembre in città è praticamente impossibile. Prenotando con due mesi di anticipo rispetto alla partenza, sono riuscita a trovare due camere ad un ottimo prezzo all’ arthotel Munich, appena fuori dal centro (raggiungibile con una passeggiata di dieci minuti) e a due passi dalla stazione centrale. Gli hotel del centro erano già al completo, ma consiglio davvero con piacere questo hotel per la pulizia delle camere, la colazione abbondante e la vicinanza alla stazione, che contrariamente a quanto si potrebbe pensare è invece una zona davvero tranquilla.
Come arrivare a Monaco
Dall’Italia si può raggiungere Monaco in auto (le autostrade tedesche sono gratuite), in treno, con l’autobus e naturalmente in aereo, il mezzo più comodo e veloce. Partendo da Roma il volo dura un’ora e mezza e si atterra all’aeroporto Franz Joseph Strauss. Dagli arrivi basta seguire le indicazioni per la linea ferroviaria S-Bahn, in particolare la S8 e la S1 sono quelle che portano direttamente alla stazione centrale di Monaco. Il biglietto, Airport-City-Day-Ticket, si acquista presso i distributori automatici poco prima dei binari, vale un giorno su tutti i mezzi pubblici di Monaco e costa 13,00 euro per una persona e 24,30 euro per i gruppi da 2 a 5 persone. Il viaggio dura circa 40 minuti e i treni partono ogni 10 minuti.
Consigli utili
A Dicembre fa veramente (veramente!) freddo a Monaco, quindi è d’obbligo vestirsi adeguatamente: non dimenticate guanti, cappelli, sciarpe e indumenti termici.
Tutti i luoghi di interesse si raggiungono facilmente a piedi, anche quelli che sulla mappa sembrerebbero distanti, perciò se la temperatura non è proibitiva, io consiglio di camminare piuttosto che prendere i mezzi pubblici.
Quando il freddo comincia a farsi sentire di più, è fantastico fare delle piccole pause per scaldarsi, infilandosi in una delle tante pasticcerie. Qui, tra un thè fumante e una cioccolata bollente, è impossibile resistere al richiamo dei loro dolci tipici, che sono troppo buoni!
Tra tutti quelli che ho provato (tanti, devo ammetterlo), consiglio vivamente krapfen e strudel di mele. Da Rischart a Marienplatz c’è sempre fila, ma vale la pena aspettare per farsi assegnare un tavolo accanto alla vetrata, da dove ammirare tutta la piazza e il Christkindlmarkt, il mercatino più antico della città.
Le birrerie storiche, Augustiner e Hofbrauhaus sono state una delusione totale, con cibo scadente e personale che definire maleducato è più che un complimento. Evitatele se potete, ci sono tanti altri ristoranti carini in cui cenare e la birra si trova ovunque.
A Monaco si cena presto, quindi cercate di non arrivare al ristorante troppo tardi, perchè già alle 21 si rischia di trovare le cucine chiuse.
Quattro giorni tra mercatini di Natale e vin brulè
La nostra visita è iniziata da Karlsplatz, dove ogni anno (tranne durante il Covid) viene allestita una pista di pattinaggio sul ghiaccio. La struttura, tutta in legno, comprende anche una terrazza panoramica, ma soprattutto un chiosco dove fanno dei panini pazzeschi! Una volta qui c’erano le mura medievali della città, che furono demolite nel XVIII secolo e di cui resta solo la porta, Karlstor.
Da Karlsplatz si prosegue fino al cuore di Monaco, la famosa Marienplatz. Il percorso è un susseguirsi di casette di legno, tutte ordinate e ognuna con decorazioni natalizie in mille stili diversi, cibo da asporto o vin brulè.
Praticamente ogni casetta è una tappa, perchè come si fa a resistere al richiamo dei dolcetti in bella mostra, o delle tazze calde fumanti, o, per chi come me ama il Natale, di tutte quelle decorazioni meravigliose? Non si può resistere e infatti preparatevi a trascorrere ore passando da una casetta all’altra, riempiendovi le braccia di sacchetti!
Quando si arriva a Marienplatz si prova una certa emozione, perchè si percepisce davvero la magia del Natale! Tutta la piazza ospita il Christkindlmarkt, il mercato di Gesù bambino, dove si possono trovare prodotti tipici della gastronomia locale, manufatti artigianali e addobbi natalizi di ogni genere. Un abete di trenta metri decorato con migliaia di luci bianche contribuisce a rendere l’atmosfera ancora più incantata, così come la piccola orchestrina che ogni sera suona antiche melodie natalizie dalla balconata del municipio.
Il palazzo del municipio, in stile neogotico, domina letteralmente la piazza, con la sua torre alta ben 81 metri. Su questa torre si trova il famoso Glockenspiel, il più grande carillon di tutta la Germania. E’ composto da 32 statue a grandezza naturale e 43 campane! Nella parte superiore del carillon è messa in scena una giostra tra cavalieri, nella parte inferiore la danza dei bottai, intenti a celebrare la fine della peste che colpì Monaco dal 1515 al 1517. Ogni giorno il carillon prende vita, catturando l’attenzione dei passanti e dei turisti, alle 11, alle 12 e alle 21.
In piazza si trova anche la colonna in marmo Mariensäule, con in cima una statua bronzea della vergine Maria e alla base quattro putti alati. I putti sono rappresentati in lotta contro un leone, un basilisco, un drago e un serpente, simboli delle piaghe dell’umanità: la guerra, la peste , la fame e la miscredenza.
Proseguendo si arriva fino a un’altra delle tre porte rimaste delle antiche mura medievali, Isartor. Il nome della porta non è casuale, viene dal vicino fiume Isar, uno degli affluenti del Danubio. La porta, che dava accesso al centro della città, è decorata con affreschi e orologi e ospita anche un museo dedicato a Karl Valentin, il Chaplin bavarese.
La vista migliore della città e di Marienplatz si ha salendo sull’Alter Peter, il campanile della chiesa di Peterskirche, a pochi passi da Marienplatz. E’ la chiesa più antica di Monaco , consacrata nel 1190! Il biglietto costa circa 3 euro, e dà diritto a salire ben 306 scalini . Una volta in cima si gira tutto intorno al campanile per avere una vista a 360 gradi di Monaco. I tetti innevati della città si susseguono e si possono osservare le torri campanarie della cattedrale, il municipio, Marienplatz e il mercatino di Natale. Non lasciatevi spaventare dalla salita, la vista da lassù è unica!
Viktualienmarkt, nell’omonima piazza, è il mercato alimentare più antico di Monaco, aperto dal lunedì al sabato. Questo è il posto giusto per acquistare le specialità gastronomiche bavaresi da regalare agli amici una volta tornati a casa. Intorno alla piazza ci sono le macellerie storiche, dove gustare il famoso panino con Leberkäse, un misto di manzo e pancetta di maiale infornato in uno stampo tipo quello del pane in cassetta e poi tagliato a fette e servito caldo. Ci sono anche un paio di pescherie, dove si può mangiare direttamente il pesce scelto sul banco.
Anche qui si allestisce un mercatino di Natale, con le classiche casette che offrono bevande e piatti tipici intorno all’albero della cuccagna, e in più tanti banchi di piante e verdi decorazioni natalizie.
Frauenkirche è la cattedrale di Monaco, e i suoi due campanili a bulbo alti 98 metri la rendono il simbolo della città. Appena entrati si nota sul pavimento l’impronta di un piede, attribuita addirittura al diavolo. La leggenda narra che gli architetti impegnati nella costruzione della cattedrale scommisero con il diavolo che non ci sarebbero state finestre. A lavori finiti il diavolo entrò nella cattedrale e rise dell’inutilità di una chiesa senza finestre. Ma appena fece un passo in più si rese conto di essere stato gabbato: una doppia fila di colonne copriva la presenza delle finestre, che invece diventano visibili procedendo verso l’altare. L’ira del diavolo impresse per sempre la sua impronta sulla pavimentazione.
Michaelskirche è invece una chiesa in stile barocco dedicata all’arcangelo Gabriele. Durante la seconda guerra mondiale fu quasi interamente distrutta, e ricostruita poi tra il 1947 e il 1948. All’interno di questa chiesa è sepolto il famoso Ludwig II, il re delle favole, che fece costruire tantissimi castelli in tutta la Baviera, compreso il castello più famoso di tutti, Neuschwanstein, che nei parchi Disney è il modello del castello delle principesse.
Passeggiando sull’elegante Maximilianstrasse, dove le vetrine dei brand più prestigiosi si susseguono una dopo l’altra, si arriva alla Residenz, il palazzo dei Wittelsbach, la dinastia reale. Il palazzo ha una molteplicità di stili poichè nel corso dei secoli i principi hanno aggiunto sale e decorazioni secondo il gusto della propria epoca. Oggi la Residenz è uno dei musei più importanti di Monaco.
La visita alla Residenz dura diverse ore, ma è davvero imperdibile. Le sale visitabili sono circa 130, alcune davvero indimenticabili, come l’Antiquarium, la sala dei Nibelunghi, la galleria degli antenati, la sala imperiale e la bellissima galleria verde.
Il biglietto costa dai 7 ai 13 euro, a seconda di ciò a cui si vuole avere accesso, ed è inclusa una pratica audioguida che racconta la storia della residenza e illustra i vari ambienti.
Nel Kaiserhof, il cortile imperiale, si allestisce un piccolo mercatino di Natale molto apprezzato dai bambini, per la presenza delle marionette, della slitta di Babbo Natale e di vari personaggi delle fiabe. In questo mercatino ci sono prodotti artigianali e gastronomici tradizionali, tutti da assaggiare. Qui abbiamo bevuto svariate tazze di succo d’arancia e rum caldo, che vi consiglio di provare al posto del solito vin brulè (di cui avremo bevuto non so quanti litri, ma perchè faveva freddo, eh!).
L’ingresso al Kaiserhof è su Odeonsplatz, una piazza famosa per ospitare diversi eventi culturali e per essere stata teatro di alcuni avvenimenti storici.
Su Odeonsplatz si affacciano la chiesa Theatinerkirche e la loggia dei Marescialli, realizzata sul modello della loggia della Signoria a Firenze. Dedicata all’esercito bavarese, la loggia è decorata da statue bronzee di generali tedeschi e leoni in marmo. Questo luogo è storicamente importante perché qui nel 1923 Adolf Hitler e un gruppo di nazisti della prima ora misero in atto un tentativo di colpo di stato (il famigerato Putsch), che fallì provocando la morte di oltre 20 persone tra nazisti e poliziotti. Con l’ascesa del nazismo questo luogo divenne sacro per il Terzo Reich, e chi vi passava davanti aveva l’obbligo di rivolgere il saluto nazista in onore dei caduti.
L’Hofgarten era il giardino reale, realizzato tra il 1516 e il 1517 secondo lo stile dei giardini rinascimentali italiani. E’ un punto di ritrovo per gli abitanti di Monaco, che vengono qui per passeggiare, rilassarsi e magari giocare a bocce. Da questo incantevole giardino si accede all’Englischer Garten, il polmone verde di Monaco.
Misurando 3,7 chilometri quadrati di grandezza, il giardino inglese è il più grande d’Europa e tutti i monacensi vengono qui per fare lunghe passeggiate, praticare sport all’aperto (ci credereste che qui si può anche fare surf?), fare picnic e incontrare gli amici. Tra innumerevoli ponticelli, sentieri, laghetti e ruscelli l’Englischer Garten è decisamente un luogo di pace, dove isolarsi dai rumori della città e godersi qualche ora all’aria aperta. A Dicembre l’ho trovato completamente ricoperto di neve, semideserto (troppo freddo probabilmente) e immerso in un silenzio ovattato e magico. Tra i punti di ritrovo preferiti dai monacensi ci sono la torre cinese e il piccolo tempio greco, il Monopteros, che offre una bella vista sulla città, trovandosi in cima a una collinetta.
Ci sono molte altre cose da vedere a Monaco di Baviera, come per esempio il Museo delle Scienze. Purtroppo non ho avuto abbastanza tempo, un po’ perchè faceva tantissimo freddo e quindi uscivamo tardi dall’hotel e rientravamo presto, e un po’ perchè siamo stati rapiti dai mercatini di Natale (non ci è sfuggita nemmeno una bancarella!). Semmai dovessi tornarci, ho già pronta una lista di cose da non perdere… compresi alcuni dolci che non ho assaggiato stavolta!