Desideravo visitare le famose Cinque Terre già da qualche anno, ma chissà perché me ne era sempre mancata l'occasione. Eppure non stiamo parlando di una meta esotica o difficile da raggiungere. L'occasione è arrivata finalmente quando ho deciso di regalare a mia madre (ma anche a me) per il suo settantesimo compleanno un bel soggiorno a Riomaggiore.

Riomaggiore è il primo dei cinque paesini delle Cinque Terre che si incontrano venendo da La Spezia (gli altri sono Manarola, Corniglia,Vernazza e Monterosso), dove abbiamo lasciato l'auto per prendere il treno. Ed ecco il primo consiglio che voglio darvi con questo Blog: se state programmando una visita in questa terra meravigliosa sappiate che il mezzo migliore per spostarvi è proprio il treno. Infatti questi paesini non sono facilmente raggiungibili in auto e, se anche ci riusciste, non vi sono aree parcheggio; invece muoversi in treno è molto comodo, facile e veloce, perchè le stazioni distano pochissimi minuti le une dalle altre e le frequenze sono davvero molte. Troverete una copia degli orari del treno presso ogni stazione, io ne ho avuta una molto comoda in formato tascabile quando sono arrivata in hotel.
Anziché comprare di volta in volta i biglietti, abbiamo deciso di prendere la Cinque Terre Card, un abbonamento che permette di usare il treno tutte le volte che si vuole, e comprende anche la navetta che dalla stazione di Corniglia porta al centro del paese e l'accesso a molti sentieri del Parco Nazionale. Per informazioni sui costi e le formule leggete qui.

Immaginavo si trattasse di posti bellissimi, ma davvero non immaginavo quanto. Oltre a restare incantati dalla vista di questi paesini perfettamente adagiati sulle scogliere, dalle loro case-torri color pastello, ci si meraviglia dell'incredibile lavoro dell'uomo, che ha reso queste terre difficili perfettamente coltivabili grazie a un sistema di terrazzamenti divisi da caratteristici muretti a secco.
Si resta affascinati dalla bellezza della natura del Parco e la vista verso il mare toglie il fiato, da qualunque punto di osservazione. Se avete il tempo, scegliete almeno un sentiero da percorrere tra i numerosi presenti nel Parco, è un'esperienza che personalmente rifarei 1000 volte, anche se aveva piovuto e il terreno era molto scivoloso. Non è necessario essere particolarmente allenati, ma bisogna munirsi di scarpe adatte, tipo trekking o da ginnastica.

Io ho percorso quello che da Monterosso porta a Vernazza, ho impiegato circa due ore, fermandomi spesso per riposarmi e per scattare un milione di foto. Lo stato dei sentieri risente ovviamente delle condizioni climatiche, quindi può capitare che ne troviate qualcuno chiuso per la pioggia o per una frana ( come la celeberrima Via dell'Amore): vi conviene informarvi prima qui.

Molti si lamentano dei prezzi alti della zona, ma bisogna anche tenere conto che ci si trova in un'area così caratteristica da essere unica al mondo, tanto che è stata dichiarata dall'Unesco Patrimonio dell'Umanità. In realtà, in quanto a ristoranti, si trova un po' di tutto: dal classico ristorante di pesce al più economico e veloce take-away, la scelta è veramente ampia!!! Ho trovato buonissima la classica focaccia ligure e superlativo il Pesto: non immaginavo fosse tanto più gustoso di quello a cui sono abituata! Per qualche indirizzo goloso, leggete gli articoli dedicati ai singoli paesini.
Se volete risparmiare un po' sugli alloggi, conviene scegliere un hotel nei dintorni... io ho preferito dormire comunque all'interno del Parco, così da ottimizzare i tempi per gli spostamenti e avere il treno vicino. Ho soggiornato presso "Riomaggiore Appartamenti" direttamente su via Colombo, la via principale, una struttura semplice e pulita, con staff gentilissimo, prenotando tramite Booking .

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