A Roma torna a splendere la Serra Moresca, dopo un lungo restauro avvenuto in due fasi, dal 2007 al 2013 e successivamente fino al 2021. Finalmente la si può visitare in tutta la sua bellezza, quindi perchè non approfittarne per estendere la visita a tutto il complesso di Villa Torlonia?
La Serra Moresca
La Serra Moresca infatti fa parte degli edifici appartenenti alla storica tenuta dei principi Torlonia a Roma. Progettata nel 1839, si ispira architettonicamente all’Alhambra di Granada, uno dei simboli dell’Andalusia. E’ un piccolo gioiello dalla bellezza sorprendente, ed è proprio sorpresa e stupore che doveva suscitare negli ospiti del principe.
La facciata e uno dei lati lunghi sono composti da grandi vetrate policrome, con infissi in ghisa e decori arabeggianti. Grazie ai vetri colorati si crea all’interno un meraviglioso gioco di luci e riflessi, che si moltiplicano grazie alla parete di fondo, cha riproduce la stessa decorazione della facciata ma con specchi invece che vetri policromi. Per ricordare il suo scopo originario, la Serra ospita oggi una raccolta di palme, ananas, aloe, agave e altre piante esotiche adatte ai climi caldi.
Il restauro e la riapertura al pubblico della Serra Moresca si devono all’intento della Soprintendenza Capitolina ai Beni Culturali di valorizzare e recuperare gli edifici e la vegetazione di tutta Villa Torlonia. Infatti tutto il complesso della storica villa romana era stato abbandonato al degrado e alle intemperie, subendo molti atti di vandalismo. Com’è stato possibile, vi starete chiedendo? Forse una delle ragioni potrebbe derivare da quello che ha simboleggiato durante il ventennio fascista e, in particolare, da quando Benito Mussolini ne fece la sua residenza privata, tra il 1925 e il 1943. Fu anche sede del comando anglo-americano dal 1943 al 1947.
Il comune di Roma ne è entrato in possesso solo nel 1978, e a quell’epoca della Serra Moresca erano rimaste quasi solo le mura perimetrali. Era decisamente in pessime condizioni: delle vetrate policrome, degli intonaci colorati, delle colonnine interne in ghisa, degli arredi e della copertura non c’era praticamente più traccia! Per questo si parla di restauro straordinario, perchè frutto di un attento e accurato studio di documenti e immagini d’epoca, grazie ai quali sono state ricostruite sia la parte strutturale che quella decorativa.
Info utili per visitare la Serra Moresca
La Serra Moresca è facilmente raggiungibile in auto e con i mezzi pubblici (da preferire, in considerazione del traffico romano). La fermata metro più vicina è quella della linea B Policlinico. Dopo un breve tratto a piedi si raggiunge l’entrata di Villa Torlonia su Via Siracusa, che è la più vicina.
I biglietti d’ingresso possono essere acquistati in loco, al costo di 4 euro (3 euro ridotto), oppure online con un piccolo sovrapprezzo di 1 euro. Se siete possessori della MIC Card l’entrata è completamente gratuita non solo per la Serra Moresca, ma anche per tutti gli altri edifici della villa. Se non avete la MIC Card potete tranquillamente acquistarla con 5 euro presso la biglietteria della Serra. Vi lascio il link per scoprire tutte le agevolazioni alle quali da diritto… io la consiglio caldamente!
Dal 1 aprile al 30 Settembre l’orario di apertura è dalle 10:00 alle 19:00, mentre dal 01 Ottobre al 31 Marzo dalle 10:00 alle 16:00. A Luglio e Agosto la Serra Moresca resta chiusa, perchè le grandi vetrate colorate amplificano l’afa estiva. La visita non porta via molto tempo, perchè si tratta di un ambiente relativamente piccolo, vale quindi la pena di restare a Villa Torlonia alla scoperta degli altri edifici.
Il Casino Nobile
Il Casino nobile è l’edificio più importante di Villa Torlonia, e fu la residenza principale dei principi. Giovanni Torlonia la acquistò nel 1797 (era Villa Colonna) e incaricò il grande architetto Valadier di intervenire affinchè potesse competere con le altre ville principesche di Roma. In seguito altri importanti architetti lavorarono nel complesso della Villa apportando notevoli modifiche, ma non fu mai il fulcro della vita aristocratica romana che avrebbero desiderato i Torlonia.
Anche questo è stato recentemente restaurato dopo anni di abbandono e finalmente restituito ai cittadini romani e ai turisti. Gli arredi presenti sono riproduzioni degli originali ottocenteschi andati perduti, tranne quelli della camera da letto di Giovanni Torlonia, poi occupata da Mussolini.
Le sculture in mostra, anch’esse restaurate, facevano parte della ben più vasta collezione della famiglia Torlonia. Furono tutte trovate in vari luoghi della villa, compresi gli splendidi gessi del Canova, o da scavi nelle altre residenze di famiglia.
Al pian terreno vi consiglio di godervi il breve documentario che illustra la storia della villa, dagli anni dell’occupazione di Mussolini, all’abbandono, alla successiva riapertura al pubblico e ai lavori di restauro. C’è anche una bella raccolta fotografica sulla storia della famiglia Torlonia.
La Sala da Ballo è l’ambiente più maestoso del Casino Nobile, ed è proprio come la immagineresti: enorme, con stucchi dorati, colonne di marmo di Carrara, lampadari di cristallo e un pavimento lucidissimo in marmo. All’epoca le pareti erano rivestite di specchi, per moltiplicare la luce e lo spazio, e rendere così la sala ancora più spettacolare. Chissà che feste principesche ebbero luogo in questa sala meravigliosa!
Al secondo piano, quello che era destinato agli alloggi della servitù, c’è il Museo della Scuola Romana, che raccoglie circa 150 opere del movimento che si affermò a Roma tra le due guerre mondiali. Nel seminterrato ci sono i bunker che fece realizzare Mussolini, ma al momento non sono visitabili.
Il Casino dei Principi
Una galleria sotterranea collegava il Casino Nobile a questa piccola e raffinata depandance dall’aspetto cinquecentesco. Il principe Alessandro la usava durante gli eventi mondani, o per assistere dalla balconata agli spettacoli dell’anfiteatro sottostante (demolito agli inizi del ‘900).
Oggi ospita l’Archivio della Scuola Romana e, ai piani superiori, mostre temporanee. Da non perdere la sala da pranzo con le pareti interamente dipinte a tempera e raffiguranti vedute del golfo di Napoli. Bellissimi anche i pavimenti a mosaico non solo della sala da pranzo, ma anche della galleria.
La Casina delle Civette
La Casina delle Civette è senza dubbio l’edificio più insolito dell’intera Villa.
Fu la dimora principale di Giovanni Torlonia jr, che stravolse completamente l’assetto originario della preesistente Capanna Svizzera. Era stata ideata come un rifugio in stile alpino, per isolarsi dagli impegni della vita ufficiale. Ma quando vi si stabilì Giovanni, vennero aggiunte grandi vetrate colorate, logge, portici e torri.
Il motivo ricorrente delle civette nelle decorazioni fece ben presto mutare il nome della Capanna Svizzera in Casina delle Civette.
E’ un miscuglio di stili e materiali, che però non disturba ma affascina. Soffermatevi sulle splendide vetrate, sulle maioliche, sui lampadari in ferro battuto e sulle pitture murarie… vi sembrerà di far parte del sogno di un visionario dalle molteplici personalità!
Info utili
A parte la Serra Moresca, tutti gli altri edifici di Villa Torlonia rispettano il seguente orario: da Martedì a Domenica dalle 09:00 alle 19:00. I biglietti per i vari edifici possono essere acquistati online o presso la biglietteria del Casino Nobile. Considerato che ogni edificio prevede l’acquisto di un biglietto (tariffe consultabile qui), conviene avere la MIC Card, che permette l’ingresso gratuito ovunque.
Spero di avervi invogliato a visitare questi luoghi troppo a lungo dimenticati, e se l’articolo vi è stato utile scrivetemelo nei commenti 🙂
Si! Volevo già da tempo andare a visitare, lo farò senz’altro!!
Allora spero che ti piaccia tanto quanto a me… grazie per essere passata sul blog 😃