Con le belle giornate è un piacere uscire e dedicarsi alle gite fuori porta. In Italia siamo davvero fortunati, perchè in qualunque posto si abiti di sicuro nelle vicinanze c’è qualcosa di interessante da andare a visitare. Abbiamo un patrimonio storico-artistico talmente ricco e unico da avere solo l’imbarazzo della scelta!
Per esempio, il Lazio presenta una gran quantità di siti rimarchevoli, dai piccoli borghi medievali ai resti dell’antica Roma e del suo glorioso impero, dalle città ricche d’arte alle bellezze naturalistiche del territorio.
Complice la domenica di sole, mi sono svegliata presto e ho deciso di andare a visitare un luogo che, pur essendo vicino casa, non conoscevo: la necropoli Etrusca della Banditaccia, a Cerveteri. Arrivarci è davvero molto semplice: basta prendere l’autostrada per Civitavecchia ed uscire a Cerveteri-Ladispoli, dopo di che si seguono le indicazioni per la necropoli.

Tutta l’area è Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, ed è una testimonianza eccezionale della civiltà etrusca, di cui ancora oggi si sa ben poco. Ciò si deve anche al fatto che l’enigmatico popolo etrusco utilizzava materiali deperibili, come il legno e l’argilla. Tutto ciò che sappiamo su di loro si deve alla scoperta e allo studio delle loro necropoli, presenti in Toscana e nell’alto Lazio.




La necropoli della Banditaccia ha avuto origine nel IX secolo a.C. ed è tra le più grandi del mondo antico: copre un’area di circa 400 ettari! La zona visitabile è limitata a dieci ettari e contiene centinaia di tombe. Piccole sculture a forma di casetta all’esterno delle tombe segnalano la presenza di sepolture femminili, mentre le sepolture maschili sono indicate da una forma conica.


Per gli archeologi le necropoli rispecchiano il modello urbano delle città etrusche: infatti hanno una struttura simile a quella che potremmo trovare in un centro abitato, con strade principali e secondarie, piazzette e isolati. Allo stesso modo, le tombe rappresentano il modello di architettura residenziale proprio degli Etruschi.




Passeggiando per la necropoli della Banditaccia, si trovano diversi tipi di sepoltura, ognuno relativo ad un periodo storico.
Le tombe più antiche sono quelle del tipo a pozzo, dove venivano deposte le ceneri all’interno di vasi biconici.

Successivamente, gli Etruschi cominciarono ad utilizzare i tumuli: si tratta di camere funerarie scavate nel tufo, con pianta circolare e sormontate da cupole ricoperte di vegetazione. Ce ne sono moltissime, di tutte le dimensioni: in alcune addirittura ci sono più sepolture, con diverse datazioni. Probabilmente i tumuli erano tombe appartenenti a famiglie di rango.


Un altro tipo di sepoltura è quella delle tombe a dado, allineate lungo la via sepolcrale come una sorta di villette a schiera. Le tombe a dado sono di epoca successiva rispetto ai tumuli.



Più recenti sono le tombe sotterranee, alle quali si accede attraverso scale piuttosto ripide.


Molte di queste tombe sono state ritrovate completamente vuote, probabilmente depredate già dall’epoca dei Romani. Non resta nulla nemmeno dei corpi qui tumulati: gli Etruschi, a differenza degli Egizi per esempio, non usavano imbalsamare i cadaveri. Alcune tombe invece sono state miracolosamente ritrovate intatte, con al loro interno preziosi corredi funerari, completi di gioielli, vasellame e varie suppellettili che molto hanno detto della vita quotidiana, degli usi e dei gusti degli Etruschi. Il corredo funebre doveva ovviamente testimoniare il rango del defunto e soprattutto essere utilizzato nell’aldilà.




Tutte le tombe della Banditaccia sono accessibili, tranne la Tomba dei Rilievi, la cui entrata è protetta da un vetro. Al suo interno, la camera funeraria è decorata con rilievi in stucco dipinti di elmi, armi e molti utensili per la cucina, la caccia e i momenti di svago.

Da non perdere sono la Tomba degli Scudi e delle Sedie, la Tomba dei Capitelli, la Tomba della Cornice, la Tomba della Capanna, la Tomba della Casetta e la monumentale Tomba del Colonnello.






In moltissime tombe il soffitto è stato scolpito ad imitazione del legno, come un moderno parquet, o simulando la presenza di travi lignee.

Alcune di queste tombe fanno parte di un percorso multimediale. Al loro interno infatti si possono ascoltare le relative spiegazioni con la voce narrante di Piero Angela: prendete il telecomando necessario in biglietteria. Inoltre sempre con la voce di Piero Angela potrete assistere ogni ora ad un interessante documentario in 3D sulla necropoli.
Infine due curiosità:
- I letti funebri con la testiera triangolare erano destinati alle donne, quelli senza testiera agli uomini.
- Tutta la necropoli fu scavata nel tufo e solo parzialmente costruita! Incredibile, vero?


Se desiderate visitare anche voi la necropoli della Banditaccia (e io ve lo consiglio, naturalmente), trovate tutte le informazioni sui costi e gli orari qui. Inoltre è disponibile anche una App, “CittadEtruria” che vi permetterà di avere sul vostro smartphone o tablet tante informazioni che vi saranno utilissime durante la visita.

Grazie Sissi… in effetti anche io spesso penso più a mete lontane che a conoscere il mio territorio…. dovrò rimediare!
Articolo interessantissimo, brava Paola, come te, pur non abitando lontano da Cerveteri, fino ad oggi ancora non ci sono mai stata. Approfitterò dei tuoi suggerimenti!
Paola, come sempre i tuoi articoli oltre che interessantissimi sono utilissimi!!
Complimenti!
Grazie Simona… abbiamo dei tesori alle porte di casa nostra!