Un viaggio a Vienna non può assolutamente prescindere da una visita al Kunsthistorisches Museum, considerato tra i musei più importanti del mondo per la ricchezza delle collezioni esposte.
Io avevo a disposizione quasi l’intera giornata per visitarlo e quando sono uscita stavano praticamente chiudendo! Se siete amanti dell’arte, programmate la vostra visita di giovedì, perchè la Pinacoteca resta aperta fino alle 21 (gli altri giorni della settimana invece chiude alle 18). Vi assicuro che c’è molto da vedere e non ci si annoia affatto.

Il Kunsthistorisches Museum si trova nel Quartiere dei Musei, di fronte al Museo di Storia Naturale, architettonicamente uguale. L’imponente facciata, di chiaro gusto rinascimentale, dà su Marie-Theresienplatz, dove domina una grande statua dell’imperatrice Maria Teresa d’Austria.



I due musei gemelli furono inaugurati nel 1891, alla presenza dell’imperatore Francesco Giuseppe. Non si era badato a spese per la loro costruzione che durò appena venti anni. A differenza di altri prestigiosi musei europei, come il Louvre o l’Ermitage, progettati e utilizzati dapprima come palazzi, il Kunsthistorisches fu concepito e costruito fin dall’inizio per diventare un museo. Fu proprio l’imperatore Francesco Giuseppe a commissionarne la costruzione, quando pianificò il Ring di Vienna, il viale ad anello su cui dovevano affacciarsi tutti gli edifici pubblici più importanti della città. Il suo intento era quello di riunire in un’unica e definitiva sede le ricchissime collezioni imperiali.
Naturalmente questi edifici dovevano esprimere la grandezza della casata regnante e dell’impero asburgico fin dall’entrata. Io sono rimasta letteralmente senza fiato subito dopo aver pagato il biglietto d’ingresso (15 euro). L’atrio del museo è talmente ricco di decorazioni, marmi, stucchi e affreschi da suscitare meraviglia e stupore insieme! Ho girato più volte su me stessa per cogliere ogni particolare. Alcuni affreschi sono addirittura opera di Gustav Klimt, che all’epoca era solo un’allievo.


La bellezza e la maestosità della cupola e dello scalone con il gruppo scultoreo “Teseo” di Antonio Canova colpiscono direttamente al cuore. Impossibile non essere sopraffatti dalla meraviglia mentre si salgono i gradini dello scalone: io ho sempre amato la perfezione delle sculture del Canova e non ero preparata a trovarmene una davanti!!!


Il museo ha una ricca sezione numismatica, una di arte antica, una di arte egizia e orientale e una meravigliosa collezione di oggetti preziosi appartenenti alla famiglia Asburgo, fra i quali la preziosa saliera di Benvenuto Cellini: è l’unico lavoro certo di oreficeria per mano del Maestro che si sia conservato.
Io ho girato per tutte queste sale incuriosita dalla molteplicità degli oggetti esposti, lasciando per ultimo quello che veramente volevo vedere: la Pinacoteca. Perchè devo proprio confessare che di tutte le forme d’arte, la pittura è senza dubbio quella che preferisco!

Dulcis in fundo, quindi, la spettacolare e raffinata collezione degli Asburgo, frutto del loro mecenatismo ed espressione artistica dei paesi sui quali imponevano il loro dominio.

Ogni singola opera esposta è un capolavoro ed ogni artista un maestro assoluto. Tra i 1400 quadri esposti, spiccano i pittori italiani: da Raffaello a Tiziano, da Antonello da Messina a Giorgione, da Tintoretto a Tiepolo, da Mantegna al Perugino, da Lorenzo Lotto al Parmigianino e poi ancora il Correggio, il Veronese, Caravaggio, Arcimboldi, Guercino, Carracci, Guido Reni, Cagnacci, Canaletto…. il Paradiso, per me!















Non so esprimere a parole l’emozione e lo stupore di poter ammirare da vicino queste meraviglie studiate tutte sui libri d’arte ai tempi del Liceo e dell’Università. Tanta bellezza tutta insieme ha un che di soprannaturale!
Oltre ai Maestri italiani, ci sono numerose opere di artisti quali Rubens, Velazquez, Van Eyck, Dürer, Cranach il vecchio, Holbein il giovane, Bruegel il vecchio con la serie delle stagioni, Van Dyck, Vermeer, Memling, Poussin, Rembrandt….










I custodi del museo sono molto gentili e ti lasciano fotografare tutto, ma senza usare il flash, che rovinerebbe irrimediabilmente le tele. Per questo, tutte le fotografie che vedete qui le ho scattate io stessa con il mio cellulare (la qualità è quel che è, purtroppo), che tra l’altro si è scaricato quasi subito…. quindi molte opere mirabili non le ho potute immortalare (per esempio la saliera del Cellini) e mi dispiace tantissimo… dovrò tornarci per rimediare!!!
Prima di lasciare il museo, non mancate di visitare il fornitissimo negozio del museo. Si trovano un sacco di oggetti in tema, oltre naturalmente a guide, libri e riproduzioni di ogni opera esposta….. io avrei comprato quasi tutto!!!
Bellissimo post Paola! Che meraviglia…. sono stata a Vienna tanti anni orsono e non ebbi il tempo di visitare questo paradiso per gli occhi, il cuore e per l’anima. Grazie! PS Che cellulare usi per le fotografie?
Grazie a te…. quando scatto con il cellulare uso il mio iphone 5…. ma sto per fare un upgrade ;-)!
Mamma mia che meraviglia! Che bel Buongiorno? danno lo stesso effetto da “innamoramento”.Sono stata a Vienna ma ancora all’epoca ero troppo piccola per apprezzare tutto ciò ..che mi sono persa!!!!se dovessi ritornare seguire il tuo prezioso consiglio!….ma che brava che sei Paolaaaaa
Valentina, Grazie infinite… e se dovessi ritornarci fammi sapere!!!