Per la prima volta quest’anno ho passato le vacanze estive in montagna. Per la precisione, in Trentino. Devo dire la verità: se non fossi stata a Cuba poco tempo prima, sicuramente avrei scelto una meta diversa. Non è un mistero infatti che io preferisca il mare. Ma con il ricordo ancora fresco delle spiagge cubane, è stato relativamente facile organizzare una settimana di vacanza alternativa, nello scenario meraviglioso delle Dolomiti.

Il Trentino è una destinazione tra le più gettonate in estate e vanta numerose località famose per la loro bellezza. Io ho scelto come base Madonna di Campiglio, nel Parco Naturale dell’Adamello Brenta. Da qui ogni giorno sono partita alla scoperta dei dintorni.




Madonna di Campiglio è un paesino incantevole, tutto raccolto intorno alla piazzetta principale e perfettamente adagiato nella sua piccola valle. Le case, gli hotel, i negozi… tutto è esattamente come ti immagineresti: legno ovunque, balconi pieni di petunie e gerani coloratissimi, aiuole perfette, ordine e pulizia maniacale. Un vero gioiellino!


Nei negozi si trovano moltissimi prodotti artigianali e locali, perfetti come souvenir! Tra questi ci sono ottime marmellate, vini, birre e naturalmente grappe di ogni tipo (molto conosciuta qui quella al mirtillo).
Abbiamo alloggiato all’Hotel Oberosler, un hotel in stile moderno, che mi sento di consigliarvi per la posizione, l’ospitalità, il ristorante e la presenza di una piscina con spa annessa. Vi assicuro che è davvero rincuorante sapere che, tornando la sera dopo lunghe e impegnative passeggiate sui sentieri di montagna, ci sarà una vasca idromassaggio, una sauna, un bagnoturco o una doccia emozionale ad attendervi!





I turisti sono davvero tanti in Trentino, di tutte le nazionalità e di tutte le età. Non stupitevi di trovare comitive di anziani attrezzatissimi e super allenati, che vi distanzieranno durante i percorsi!
Qui le cose da fare sono veramente tante. Essendo una regione dalla natura incomparabilmente bella, ricca di cultura e antiche tradizioni alpine, il Trentino ha molto da offrire ai suoi visitatori

La zona di Madonna di Campiglio fà parte del famoso Parco Naturale Adamello Brenta.
Chi è particolarmente sportivo può noleggiare mountain bike o e-bike e partire alla scoperta del Parco in totale libertà e sicurezza. Le piste ciclabili e i percorsi dedicati sono tanti e ben segnalati. Chi ama gli sport estremi può cimentarsi in arrampicate ed esplorare percorsi più impegnativi attraverso le vie ferrate.
Chi è meno sportivo, come me, si può avventurare attraverso percorsi più agevoli, ma non per questo meno affascinanti ed emozionanti.
Il Parco è stato anche teatro di eventi tragici durante la Grande Guerra: per gli amanti della Storia ci sono percorsi tematici che vi porteranno alla scoperta dei luoghi in cui avvennero.
Il Parco Naturale Adamello Brenta è inserito nella Rete Globale dei Geoparchi, istituita dall’Unesco nel 2004. La Rete conta 43 Geoparchi in tutta Europa, ed ha lo scopo di conservare, proteggere e promuovere la geodiversità. Poche aree geografiche al mondo presentano una così grande varietà di rocce e ambienti come il Parco Naturale dell’Adamello Brenta. Si tratta di una zona estremamente diversificata dal punto di vista geologico e geomorfologico, il cui cuore è racchiuso tra i due massicci montuosi che la dominano: il massiccio dell’Adamello-Presanella e il gruppo delle Dolomiti di Brenta.

Calcari, dolomia, granodiorite, tonalite, porfidi, scisti…. fra tutte queste rocce, potreste mai immaginare che qui, circa 200 milioni di anni fa, c’era un mare tropicale ricco di barriere coralline? Proprio qui, sulle rocce del Brenta, sono state ritrovate numerose testimonianze fossili, scheletri e gusci di organismi marini. Anche per questo le Dolomiti sono considerate le “montagne più belle del mondo”, dallo straordinario valore paesaggistico e naturalistico, e sono state inserite dall’Unesco nel Patrimonio naturale mondiale dell’Umanità.
Anche se l’idea di esplorare il Parco senza meta, alla scoperta di angoli insoliti e spettacolari paesaggi può essere intrigante, non è consigliabile deviare dai percorsi ufficiali. Intanto perchè lo stato dei sentieri è controllato e garantito in sicurezza, e poi perchè si rischierebbe di interferire con la vita degli animali che lo popolano.

Nel Parco sono presenti orsi, volpi, tassi, faine, ermellini, donnole, camosci, stambecchi, cervi, caprioli, marmotte, scoiattoli, pernici, aquile, falchi, poiane, gufi, civette…. è importante mantenere un comportamento rispettoso, evitando di spaventare gli animali, dar loro del cibo o abbandonare rifiuti.







Non è semplice avvistare degli animali, ma durante la nostra prima escursione dalla Cima Grostè fino al lago Tovel (ben cinque ore di cammino) ci siamo imbattuti in un gruppo di marmotte che entravano ed uscivano continuamente dalle loro tane. Inutile dire quanto questo ci abbia emozionato! Vedere questi piccoli roditori nel loro ambiente ci ha avvicinato in modo assoluto alla natura, tanto quanto bere acqua fresca direttamente dai ruscelli!


Durante questa escursione il panorama variava continuamente. Partendo da 2600 mt ci siamo imbattuti nella neve, passando poi per un paesaggio completamente roccioso, fino a scendere verso boschi e prati verdissimi. Portate sempre con voi uno zainetto, con una felpa e una giacca impermeabile, perchè il tempo è davvero mutevole in quota, e una bottiglietta d’acqua e qualcosa da mangiare.

E’ vero che lungo i sentieri ci sono le malghe e i rifugi, ma durante questa escursione noi li abbiamo trovati chiusi ed eravamo sprovvisti di tutto: grosso errore, che solo i novellini come noi potevano fare! In più aggiungete la delusione enorme di non poter assaporare le delizie tipiche dei rifugi…..


Quando siamo arrivati alla meta, il meraviglioso lago Tovel, eravamo stremati dalla camminata (tutta in discesa), assetati ed affamati. Fortunatamente sul lago c’è un ristorante, dove abbiamo potuto rifocillarci e godere della vista dell’ acqua verde smeraldo del lago, in cui si specchiano le cime circostanti.



Da Madonna di Campiglio si parte anche per la famosa Cinque Laghi, un’escursione non troppo complicata (anche se c’è da arrampicarsi un po’). Il giro tocca appunto cinque laghi: Ritorto, Lambin, Serodoli, Gelato e Nambino. Il percorso per arrivare al primo lago, il Ritorto, è un po’ esposto ma breve, circa mezz’ora, e regala bellissime vedute. Il percorso completo invece è più impegnativo: se non ve la sentite, arrivate almeno al secondo, il Lambin, per poter ammirare dall’alto il lago Ritorto e scattare ottime fotografie!










Partendo da Madonna di Campiglio si visita facilmente anche la Vallesinella, una valle con cascate, grotte, ponti in legno, pascoli verdi e sentieri immersi nella natura. Le cascate di mezzo sono le più scenografiche, specialmente durante il periodo del disgelo, quando la portata è maggiore.





Continuando a salire si arriva ad una malga, dove ci si può riposare un po’ osservando le mucche al pascolo. Qui il solo rumore presente è il tintinnio delle loro campanelle…. inevitabile sentirsi un po’ come Heidi!



Proseguendo il percorso troverete il rifugio Casinei: noi ci siamo fermati qui per il pranzo, attirati dal delizioso profumino che usciva dalla loro cucina.


Per queste e molte altre escursioni si possono usare gli impianti di risalita, numerosi ed efficientissimi. Per orari, costi e formule più vantaggiose potete consultare il sito di Madonna di Campiglio.

Come vi ho detto all’inizio, il Trentino ha molto da offrire ai turisti. Non ci sono solo le bellezze naturalistiche o la possibilità di praticare sport come trekking, ciclismo, canoa, parapendio ecc…. Ci sono anche incantevoli paesini, castelli e città da visitare, per conoscere meglio la cultura di questi luoghi, anche partecipando a divertenti sagre e feste tradizionali.


Vicino a Madonna di Campiglio c’è Pinzolo, sempre in Val Rendena. Il paesino ha origini antiche e un aspetto tipicamente alpino, con i tetti spioventi, le piazzette con le fontane al centro e svettanti campanili appuntiti.



Nei pressi di Pinzolo c’è la selvaggia Val di Genova, dove vale la pena visitare le bellissime Cascate Nardis. Si tratta del salto d’acqua più famoso del Parco Naturale dell’Adamello Brenta: ben 130 metri di dislivello!




Abbiamo visitato anche S. Lorenzo in Banale, un piccolissimo borgo inserito nella lista dei borghi più belli d’Italia. Per quanto l’architettura rurale sia piuttosto caratteristica, e nonostante la bella vista sulla valle, a noi non è parso un borgo così rimarchevole. Devo dire che ne abbiamo di molto più belli nel Lazio!





Girovagando in auto attraverso spettacolari paesaggi e chilometri e chilometri di meleti e vigneti, siamo arrivati fino in Alto Adige, visitando Merano e Bolzano.
Merano era una famosa città termale già dai tempi dell’impero austro-ungarico. Era frequentata anche dalla principessa Sissi. E’ un piccolo gioiello circondato dai ghiacciai alpini, con tanto verde, eleganti palazzi in stile liberty e lunghi portici medievali.






Bolzano è il principale centro altoatesino. Gode di un fascino tutto particolare, essendo il punto d’incontro di due culture: quella tedesca e quella italiana. Il centro storico è molto accogliente, con piazze e portici per ripararsi dal sole e dalla calura estiva.








Una volta a Bolzano, non si può perdere assolutamente il Museo Archeologico dell’Alto Adige. Qui è conservato il famoso Ötzi, l’uomo venuto dal ghiaccio.

Nel 1991 una coppia di turisti, durante un’escursione a 3200 mt, scoprì per caso quello che sembrava essere un cadavere mummificato e congelato. Inizialmente le autorità credettero si trattasse di un alpinista disperso. Con il passare dei giorni e con il recupero degli oggetti appartenenti alla mummia, fu chiaro che si era di fronte ad una eccezionale scoperta archeologica: il corpo mummificato e ben conservato di un uomo dell’età del rame! Italia e Austria si contesero per diversi mesi la proprietà di Ötzi, come venne chiamata la mummia, dibattendo sul luogo del ritrovamento. Questo infatti si trovava proprio al confine fra i due stati. Alla fine nuove misurazioni stabilirono che Ötzi era italiano per soli 92 metri!

La visita al museo è interessantissima sia per gli adulti che per i bambini. Sono esposti, oltre alla stessa mummia in una speciale cella a temperatura controllata per bloccarne il deterioramento, anche i suoi vestiti, i suoi utensili e le sue armi. Grazie a sofisticate tecniche scientifiche, lo studio di questi oggetti e del corpo stesso di Ötzi ha rivelato un quadro storico-antropologico ricchissimo di informazioni. La visita vale veramente la pena, fidatevi … non è il solito museo!
Il Trentino è stata davvero una sorprendente scoperta per me, che ho sempre visto la montagna con scetticismo. Ho amato il cibo, il vino, le camminate attraverso i boschi, i prati verdi che d’inverno si trasformano in piste da sci, i laghetti spettacolari, le sorgenti d’acqua fresca, i colori dei fiori, gli incontri improvvisi con le mucche, i tornanti, le stradine ordinate e le casette con i balconi fioriti, i panorami immensi visti dalle funivie, i mille campanili che riempiono le valli, i meleti a perdita d’occhio, la gentilezza, l’educazione e la disponibilità della gente del posto…
Pur avendo girato tantissimo in una settimana, mi sono rimaste ancora troppe cose da vedere e da fare! Tornerò senza ombra di dubbio in questi luoghi meravigliosi e se non li conoscete vi invito ad andarci, perchè il Trentino non è solo il Paradiso degli sciatori. E’ una regione tutta da vivere, in qualunque periodo dell’anno. Saprà regalare anche a Voi emozioni uniche e indimenticabili!

Viva tutto il Trentino Alto Adige!