In costiera amalfitana con la scusa delle alici…

Destinazioni da sogno in Italia? Indubbiamente ne abbiamo a centinaia, ma scommettiamo che nella top-ten di tutti c’è la costiera amalfitana?

Questo tratto di costa campana, circa 50 chilometri, è universalmente noto per la meravigliosa litoranea a picco sul mare  e per i paesini color pastello che si snodano uno dopo l’altro.

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Amalfi è il paese che dà il nome a tutta la costiera, ma ci sono anche Positano, Ravello, Sorrento, Vietri, Maiori, Minori, Cetara…. tutti vicini tra loro, ma ognuno con la propria identità.

Per visitare tutta la costiera amalfitana ci vorrebbero almeno dieci giorni, ma se si ha a disposizione meno tempo o al massimo un week-end? E’ d’obbligo focalizzare l’attenzione su cosa si preferisce fare e quali tappe non possono essere saltate. Per fortuna io ci ero già stata in passato, in particolare a Vietri e Sorrento, quindi questa volta mi sono dedicata a Cetara e Positano, tornando ad Amalfi per rivedere il magnifico Duomo.

Ma prima di iniziare a parlarne, ecco qualche consiglio …

Come raggiungere la costiera amalfitana?

Sulla base di ciò che si vuole fare, ci sono diversi modi per arrivare in costiera.

Se si sceglie di andare in treno, consiglio di arrivare fino alla stazione di Napoli e poi prendere la Circumvesuviana oppure un bus per la località prescelta. Il servizio bus è fornito dalla SITA SUD, che collega tra loro tutti i paesini. Gli autobus solitamente sono parecchio affollati, quindi cercate di arrivare un po’ prima alla fermata e mettetevi in fila ad aspettare. Se invece volete viaggiare più comodi e il vostro budget lo permette, potete optare per un servizio di trasferimento privato da Napoli (stazione, porto e aeroporto) direttamente fino al vostro hotel.

Nel periodo estivo, da Napoli e Salerno partono anche traghetti e aliscafi veloci della compagnia Travelmar. Tenete presente che la loro operatività è soggetta alle condizioni del mare. Pianificando il viaggio, controllate bene gli orari e preparatevi a una vista pazzesca!

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Io ho scelto di arrivare in auto, ma a tal proposito voglio indicarvi i pro e i contro.

Pro n.1: ovviamente si ha maggiore libertà e non si hanno orari da rispettare e coincidenze tra mezzi pubblici da non perdere. Pro n.2: la litoranea che collega tutti i centri della costiera amalfitana è tra le strade più belle del mondo! Si passa da un paese all’altro, con il mare da una parte e dall’altra terrazzamenti di limonaie, uliveti e vigne. Ad ogni belvedere è inevitabile fermarsi per ammirare il panorama e scattare foto ricordo.

Contro n.1: questa strada meravigliosa è a picco sul mare, stretta e piena di curve, quindi, soprattutto in estate, diventa molto trafficata ed estremamente lenta se si incontrano autobus turistici. Contro n.2: i parcheggi in costiera amalfitana sono carissimi (anche 1o euro per un’ora)! Non dimenticate di mettere questa spesa in preventivo se avete un budget limitato, perchè può diventare veramente oneroso lasciare l’auto parcheggiata a lungo.

Quando andare?

Ci sono posti meravigliosi in qualunque stagione dell’anno, e la costiera amalfitana è tra questi. La bellezza unica di questi luoghi si apprezza davvero in ogni stagione, ma, dovendo scegliere, direi che primavera e autunno  sono i periodi migliori. Sicuramente ci sono un po’ meno turisti rispetto ai mesi estivi, quindi anche meno traffico e tutto diventa più vivibile. Le temperature sono più miti ed è più piacevole passeggiare o pranzare all’aperto. I prezzi sono anche un po’ più accessibili, per quanto possano essere definiti accessibili i prezzi in costiera!

 

Dove alloggiare?

Come già detto, nulla è economico qui in costiera amalfitana. Va da sè che se tutto il mondo vuole venirci, la grande richiesta determina il prezzo. Questo è vero specialmente a Positano, il gioiello di tutta la costiera, dove il turismo è necessariamente di un certo livello. Prenotando con un discreto anticipo si possono comunque trovare tariffe interessanti, anche in quelle località generalmente sold-out. Se andate in auto, assicuratevi di avere il parcheggio incluso nel prezzo. Inutile risparmiare sul costo delle notti, se poi si spende un occhio della testa per il parcheggio!

Il mio consiglio spassionato è di evitare di soggiornare nei luoghi più gettonati e magari preferire i paesi meno noti. Questo consente di trovare hotel o case-vacanza a prezzi più ragionevoli, e di spostarsi lo stesso con facilità perchè le distanze sono minime. In più, non ci si preclude la possibilità  di rimanere piacevolmente sorpresi dalla scoperta di qualcosa di inaspettato, lontano dai sentieri più battuti!

Il mio week-end in costiera amalfitana

Confesso che stavo scalpitando in attesa che arrivasse dal governo la decisione di riaprire le regioni, ovvero che si potesse tornare a viaggiare in Italia, dopo il periodo buio dovuto al Covid 19. Inizialmente avevo pensato che mi sarei accontentata anche solo di una notte fuori, ma poi, dopo aver coinvolto i miei amici storici, ho deciso di organizzare direttamente un week-end.

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La prima tappa è stata Cetara, scelta sulla base della mia recente passione per le alici. Da un paio d’anni a questa parte infatti, mangerei alici a tutte le ore e in ogni preparazione possibile! Questo piccolissimo borgo marinaro è la patria delle alici e della famosa colatura. Le alici vengono pescate rigorosamente nel golfo di Salerno tra Marzo e Luglio, e il processo di produzione della colatura è lungo e laborioso. Il risultato finale è un liquido color mogano, dal sapore incredibile, perfetto per condire verdure e insaporire i classici spaghetti. Se siete curiosi di conoscere come avviene questo processo, ecco un link esaustivo che spiega tutto su questo prodotto DOP.

Lontana dal glamour di Positano, e dal turismo di massa di Sorrento e Amalfi, Cetara mantiene lo spirito genuino del borgo di pescatori. Lungo la via principale, Corso Garibaldi, ci sono tantissimi ristoranti e negozi di prodotti alimentari, dove, manco a dirlo, le alici sono protagoniste assolute! Un altro prodotto della pesca locale è il buonissimo tonno, pescato al largo con le tradizionali tonnare.

Corso Garibaldi porta direttamente al mare e al piccolo porticciolo, dove sono ormeggiati gozzi e piccoli pescherecci.

L’acqua del mare è cristallina, e mi ha sorpreso trovare un mare cosi bello e pulito! Oltre alla spiaggia davanti al porticciolo, ci sono altre due spiagge, una verso destra e una verso sinistra, alle spalle della torre saracena. La spiaggia a destra del porticciolo è sassosa, mentre quella dietro la torre saracena è più sabbiosa, ma nel pomeriggio resta in ombra. Quest’ultima spiaggia è chiamata del Lannio, ossia lamento. Il nome deriva dal fatto che dalla spiaggia sembravano provenire dei lamenti. La leggenda narra che nel XVI secolo questa zona fosse meta di alcuni pirati arabi, che durante le loro scorribande trucidarono dei monaci che si erano rifugiati nelle grotte per nascondersi.  Le anime dei monaci barbaramente uccisi continuarono a lamentarsi fino a che, nel XIX secolo, vennero ritrovate delle ossa alle quali si diede finalmente degna sepoltura.

Cetara è un autentico borgo di pescatori,  molto curato e pulito. La piazzetta vicino al porticciolo, dove giocano i bambini, ha delle bellissime  panchine con maioliche dipinte tutte diverse tra loro.  Il tema delle decorazioni ovviamente è il mare, e il blu il colore dominante. Specialmente dopo cena la piazzetta si riempie di persone che passeggiano o che semplicemente si godono il fresco dopo il caldo della giornata.

Per me Cetara è stata una scoperta sorprendente, mi ha letteralmente fatto innamorare! Non me l’aspettavo così tanto bella e sono felice di non essermi limitata ad andarci solo a pranzo per gustare alici e colatura. Pur avendo dimensioni ridottissime, vi invito ad esplorare i vicoletti e salire e scendere le numerose scale. Ci sono angolini semplicemente perfetti e scorci sul mare meravigliosi!

Io ho alloggiato presso A Regina B&B, un bed and breakfast molto carino, centrale, pulito e con possibilità di parcheggio (unica pecca: manca l’ascensore). Mi sento di consigliarlo anche per la gentilezza, la simpatia e la disponibilità dei proprietari. Essendo molto più economica delle altre località, Cetara può essere un’ottima base per visitare la costiera amalfitana. Con gli autobus locali si raggiungono tutte le altre destinazioni, e con 15 euro si può acquistare un biglietto chiamato CostieraTerra&Mare, che consente di viaggiare sui mezzi della SITA SUD per una giornata intera, compreso un passaggio marittimo con Travelmar.

Per raggiungere Amalfi  ho preferito spostarmi via mare, per  godermi il panorama verso tutta la costa. A Cetara la biglietteria dei traghetti Travelmar è nella piazzetta del porticciolo e il biglietto costa 7 euro per 40 minuti di traversata. Per  gli orari e le tariffe di tutte le tratte clicca qui.

Ovviamente la costiera amalfitana vista dal mare è meravigliosa, con tutti i vari paesini dalle case colorate baciate dal sole e dalla salsedine. E voglio anche aggiungere che Cetara è la più bella vista dal mare, seconda forse solo a Positano!

Ad Amalfi si fa un tuffo nella storia, visto che è stata una delle gloriose Repubbliche Marinare.  Insieme a Pisa, Genova e Venezia, Amalfi prosperò grazie alle sue attività navali, dominando il Mediterraneo tra il X e XI secolo. I mercanti amalfitani riuscirono a sottrarre agli arabi il monopolio del commercio nel Mediterraneo, fondarono alcune basi mercantili nell’Italia meridionale, in Africa e nel Medio Oriente, e istituirono il primo codice di diritto marittimo, le cosiddette Tavole Amalfitane. Però la potenza di Amalfi ebbe breve durata: la città fu oppressa dai Normanni (1076), venne vinta e saccheggiata dalla rivale Pisa (1135) e cessò di esistere come repubblica nei primi anni del secolo XI.

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Quando si arriva ad Amalfi dal mare si nota subito il campanile del Duomo, che si staglia ben al di sopra delle case, con le sue belle maioliche verdi e gialle in stile moresco. Dopo pochi minuti dallo sbarco, ci si ritrova in quello che è il fulcro della cittadina, il salotto buono: piazza del Duomo. La piazza è letteralmente dominata dalla presenza del Duomo e della sua maestosa scalinata.  Edificato nel IX secolo in stile romanico (i marmi policromi della facciata), fu rimaneggiato nel 1200 in stile arabo-normanno (l’intreccio di arcate a trifora) e poi ancora nel 1500 in stile barocco (l’interno) e nel 1800 in seguito a un crollo. La porta bronzea presente nel portico viene dalla vecchia Costantinopoli e fu donata da un ricco mercante!

 

L’annesso Chiostro del Paradiso, del XIII secolo, purtroppo era in fase di restauro e non è stato possibile visitarlo. Un vero peccato, perchè dicono sia l’elemento più spettacolare, un vero tuffo nel lontano Oriente. Mi toccherà tornarci!

Una volta visitato il Duomo, ho bighellonato lì intorno curiosando tra i vicoli, dove si susseguono i negozi di prodotti artigianali come le famose ceramiche, che imperversano in tutta la costiera. Ci sono articoli per tutte le tasche, alcuni sono carissimi (e meravigliosi) e altri decisamente più economici. Bisogna fare attenzione quando si acquista qualcosa, perchè un prezzo troppo basso potrebbe riferirisi non ad un prodotto fatto a mano, ma ad una produzione industriale fatta in serie. E che senso ha venire fino a qui per comprare una ceramica che si può trovare ovunque? Meglio focalizzare l’attenzione su un singolo oggetto, ma che sia unico! Certo, poter comprare un intero servizio di piatti sarebbe stato il mio sogno, ma pazienza ….. magari la prossima volta!

Dalle vie affollate di Amalfi, in pochi minuti  a piedi si raggiunge il comune italiano più piccolo, l’adiacente Atrani. E’ davvero un piccolissimo centro, praticamente una spiaggetta e una piccola piazza!

La conformazione della piazza di Atrani, creata in origine come area di sosta per le barche durante le mareggiate, rispecchia il suo  originale utilizzo.  La piazza infatti si apre solo verso le spiaggia e il mare, come un teatro all’interno del quale è stata montata una scenografia secolare (cit). E’ il luogo ideale per pranzare lontano dalla calca e a prezzi notevolmente più bassi rispetto ad Amalfi.

 

L’ultima tappa del soggiorno in costiera amalfitana è stata Positano.  Abbiamo alloggiato in una casa stupenda con  vista meravigliosa sul paese e sul mare, Villa La Tagliata. Nel prezzo del soggiorno è compresa la possibilità di parcheggiare l’auto e una fantastica colazione presso il ristorante di famiglia, che vi consiglio fortemente per la vista spettacolare e la bontà dei piatti, realizzati con i prodotti del loro orto. La villa è appena fuori Positano, ma a pochi metri c’è la fermata dell’autobus che porta in centro e il tragitto è brevissimo.

Considerato il gioiello di tutta la costiera, Positano attira con la sua fama un numero incredibile di turisti. Non c’è davvero da sorprendersi, perchè la sua bellezza toglie il fiato! Le case si adagiano sul fianco della collina e a mano a mano scendono verso il mare, in un insieme di colori pastello o accesi che non creano confusione, ma anzi si fondono in un quadro incredibilmente armonioso.

Cosa si fa a Positano? Naturalmente si gironzola per tutti i vicoli stretti pieni di negozi, dove acquistare prodotti locali a base di limoni, coloratissime ceramiche, splendidi abiti dall’inconfondibile stile o magari dei sandali fatti su misura dagli artigiani del luogo. Sotto cascate di bouganville si salgono e si scendono scale continuamente, che si aprono verso il mare o verso altri pittoreschi vicoletti.

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E poi si va in spiaggia, per sfoggiare mise super chic e godersi il mare meraviglioso della costiera. Il prezzo del noleggio lettini e ombrelloni è decisamente esoso, quindi se non volete spendere un fortuna sappiate che c’è anche un piccolo tratto di spiaggia libera accessibile a tutti. E quando il sole comincia a calare, è d’obbligo un aperitivo con vista su una delle terrazze panoramiche o nei locali fronte mare.

 

Per chi è amante delle passeggiate nella natura e dei percorsi avventurosi c’è il Sentiero degli Deiche collega Positano e Agerola, un altro piccolo centro della costiera amalfitana. E’ consigliabile partire da Agerola, per percorrere il sentiero in discesa e godere al meglio del panorama meraviglioso che offre. Pur non essendo particolarmente impegnativo, è bene avere comunque una forma fisica che permetta di camminare per dieci chilometri ed attrezzarsi con abbigliamento comodo e leggero e scarpe da trekking. Lungo il percorso ci sono panche per riposarsi, sorgenti d’acqua fresca e terrazze panoramiche da cui ammirare i Faraglioni di Capri.

Un weekend trascorre in fretta, ma sono stati giorni così intensi e carichi di bellezza che mi sono sembrati molti più di tre! Sono tornata a casa rigenerata e felice, consapevole di aver riassaporato quel senso di normalità che mi mancava da troppo tempo. E soprattutto ho fatto il pieno di barattoli di alici marinate e sotto sale, senza contare i litri di colatura che condiranno le mie insalate e i miei spaghetti fino alla prossima estate!

 

 

 

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