Scommetto che, come me, molti di voi non hanno mai visitato i Giardini Vaticani, pur essendo stati magari più volte a San Pietro e ai Musei Vaticani.
In effetti, parlando di me, è un po’ strano che sia arrivata alla mia età senza esserci mai andata prima, considerando che vivo poco fuori Roma. Probabilmente dipende dal fatto che ci vuole parecchio tempo per visitare i Musei e la Basilica, e quindi ho sempre penalizzato i Giardini. Ma questa cosa non poteva mica durare per sempre! Finalmente mi sono decisa e ci sono andata qualche giorno fa con le mie amiche (in realtà c’erano 35 gradi e avevamo sandali e magliette a maniche corte!).
Organizzare la visita ai Giardini Vaticani
Esistono molte opzioni su Internet per prenotare e acquistare i biglietti per i Giardini Vaticani, ma sappiate che la visita è permessa solo ed esclusivamente con una guida. Non bisogna dimenticare infatti che sono un luogo di riposo privato fin dal 1279, quando Niccolò III riportò la residenza papale al Vaticano. Visto che, volenti o nolenti, le nostre abitudini sono cambiate dopo la pandemia, Vi invito a leggere i criteri che regolano le visite direttamente sul sito ufficiale, così da essere preparati.
Un po’ di storia
Circa due terzi della Città del Vaticano sono occupati dai Giardini, che ebbero il periodo di maggiore sviluppo tra il 1500 e il 1600. Il primo nucleo infatti consisteva solo di un frutteto e un giardino con il suo bel prato, fatti impiantare da Niccolò III. Successivamente nacque il primo orto botanico italiano dedicato alle piante medicinali.
Fu Donato Bramante, che già lavorava nel palazzo apostolico, il maggiore artefice dei cambiamenti architettonici ed artistici dei Giardini Vaticani, con la realizzazione di fontane e tempietti. Durante il XVI secolo trovarono posto tra i viali dei Giardini numerose statue rinvenute a Roma durante gli scavi archeologici. Probabilmente l’intenzione era quella di ricreare un museo all’aperto.
Dopo la proclamazione dello Stato Vaticano, nel 1929, all’interno dei Giardini furono edificati anche il Palazzo del Governatorato, la stazione ferroviaria e il centro radio realizzato da Guglielmo Marconi. E proprio da qui nel 1931 lo stesso Marconi trasmise il primo messaggio radio di Radio Vaticana. Una piccola curiosità: la rete ferroviaria dello Sato Vaticano è la più corta del mondo: appena 1,2 chilometri!
I Giardini Vaticani rimangono per i Papi un luogo di ristoro, di preghiera, di raccoglimento e meditazione. Nel corso dei secoli si sono appartati in questo luogo calmo e silenzioso anche solo per ammirare la bellezza delle piante, e i cambiamenti dovuti al susseguirsi delle stagioni.

Ci sono diverse fontane sparse qua e là, come quella detta “della zitella” (chissà perchè poi, è una statua bellissima!), quella delle due Torri o quella della Galera. Impressionante per la grandezza la Fontana dell’Aquilone, voluta da papa Paolo V Borghese ai primi del ‘600. Una serie di grotte, ricoperte di muschio e piante rampicanti, sono lo scenario in cui tritoni e draghi alati, con i loro giochi d’acqua, alimentano la vasca centrale.
La fontana delle Ranocchie è una vasca circolare con quattro simpatiche rane sul bordo.
Fra i luoghi più amati da papi e visitatori c’è la grotta di Lourdes. E’ una ricostruzione perfetta della grotta dove la Madonna fece la sua apparizione. In particolari ricorrenze mariane vi si celebra messa ed è meta di processioni.