Siete in cerca di una meta low-cost, ma ricca di fascino? Cracovia è la destinazione giusta per voi!

Si trovano moltissimi voli a prezzi ragionevoli (provate con Skyscanner), e l’offerta alberghiera è tra le più economiche in Europa. Ci sono ristoranti un po’ per tutte le tasche, ma con costi decisamente più bassi rispetto a quelli italiani. In più la cucina è davvero ottima. Non c’è da stupirsi se i turisti accorrono sempre più numerosi a visitarla. Ma non sono attratti solo dai prezzi economici. Cracovia infatti è una città ricca di storia, scrigno di un vero e proprio tesoro artistico e architettonico. E’ la capitale culturale polacca, con i suoi numerosi musei, le gallerie d’arte e la sua università, tra le più antiche d’Europa.

Inoltre, molti devoti di Papa Giovanni Paolo II giungono a Cracovia per ripercorrerne i passi. Proprio qui infatti Karol Wojtyla, che sarebbe diventato poi il primo Papa polacco, studiò, lavorò e operò come vescovo.



Per raggiungere il centro città dall’aeroporto ci vogliono circa 20/25 minuti. Essendo arrivata di sera, ho preferito affidarmi ad un servizio navetta privato che mi ha portato direttamente in hotel. Il trasferimento è costato circa 20 euro (piuttosto conveniente, visto che eravamo in tre), e l’ho prenotato tramite Booking, così come l’hotel Mikolaj.

L’hotel ha una posizione fantastica per visitare Cracovia, si possono raggiungere facilmente a piedi tutti i siti d’interesse e in più nei dintorni ci sono molti ristoranti e pub.

Il ristorante in cui ho cenato, dopo aver lasciato i bagagli in hotel, si chiama Pod Aniolami (Sotto gli Angeli). Gli arredi interni sono del 13° secolo, e vi viene servita una cucina tradizionale polacca. E’ il posto giusto per provare i famosi Pierogi: una sorta di agnolotti bolliti o saltati con vari ripieni tra cui scegliere.

Il conto è un po’ più caro della media dei ristoranti di Cracovia. Ma nonostante questo è super gettonato e la prenotazione è quasi obbligatoria, se si vuole essere sicuri di trovare un tavolo. In effetti, oltre alla location strepitosa, il cibo è buonissimo, così come il vino e la vodka che vi offriranno a fine pasto.

Cracovia ha origini antichissime e una storia un po’ travagliata. I primi insediamenti pare risalgano addirittura all’età del Ferro. Una leggenda molto famosa, vuole che la città sia stata fondata dal mitologico re Krak sopra la collina di Wawel, nelle cui caverne viveva il mitico drago Smok Wawelski.

Questo drago terrorizzava la popolazione, distruggendo sistematicamente tutto ciò che incontrava. Il re, volendo mettere fine a questa storia, promise metà del suo regno e sua figlia in sposa a chi fosse riuscito a sconfiggere il drago. Molti cavalieri giunsero in città per cimentarsi con il drago, ma nessuno riuscì a liberare la città da questo flagello. Quando ormai si erano perse le speranze, si fece avanti un povero ciabattino, che chiese solo di poter avere delle pelli di pecora e dello zolfo. Il ciabattino cucì insieme le pelli di pecora, le riempì di zolfo e le lasciò all’entrata della caverna del drago. Come aveva previsto, il drago divorò tutto e poco dopo fu preso da un gran bruciore di stomaco. Nel tentativo di placarlo, il drago bevve moltissima acqua del vicino fiume Vistola, finchè la sua pancia non si gonfiò così tanto che scoppiò.
Con la morte del drago, il ciabattino sposò la figlia del re, ottenne la metà del regno e finalmente gli abitanti di Cracovia trovarono la serenità.
Questa è solo una delle tante leggende che si raccontano qui a Cracovia, e che potrebbero catturare l’interesse dei bimbi, se viaggiate con i vostri figli. Tenete presente che sono così tante, che nei negozi di souvenir si trovano raccolte di leggende in tutte le lingue!
Un’altra leggenda famosa è quella del trombettiere di vedetta sulla torre della basilica Mariacki. Nel 1241, per allertare la città dell’imminente attacco dei Tartari, suonò ininterrottamente finchè non fu trafitto alla gola da una freccia. Il suo sacrificio non fu vano, perchè i Tartari non riuscirono ad espugnare la città.

In memoria di questo gesto eroico, ogni ora un moderno trombettiere si affaccia dalla torre più alta della basilica Mariacki, suonando la stessa melodia. Questa melodia, detta hejnal, si interrompe bruscamente nel punto in cui l’eroico trombettiere smise di suonarla.
Il trombettiere suona rivolgendosi dapprima verso il castello di Wawel, in omaggio al re; poi verso la Torre del Municipio, per rispetto alle autorità cittadine; quindi verso la Porta Florianska, come benvenuto per i forestieri, e per ultimo suona verso Plac Mariacki per tutta la popolazione.

Il centro storico di Cracovia (Stare Miasto), nominato dall’Unesco patrimonio dell’Umanità, è tutto raccolto intorno alla sua piazza principale, Rynek Glowny.

E’ di fatto il centro gravitazionale di tutta la città ed è la piazza medievale meglio conservata e più grande d’Europa (almeno a detta dei polacchi!). Sulla piazza si affacciano la basilica Mariacki e il bellissimo palazzo Sukiennice.



Il palazzo Sukiennice, costruito nel 14° secolo, era la sede del famoso Mercato dei Tessuti. Nel 1555 fu ricostruito in seguito ad un terribile incendio. E’ considerato il centro commerciale più antico del mondo.

Ancora oggi al suo interno si trova un mercatino, dove si possono acquistare souvenir di vario genere. All’esterno ci sono diversi locali (molto turistici) con i tavoli all’aperto, da dove ammirare la piazza intera e la basilica Mariacki.


L’imponente basilica Mariacki fu eretta nel 13° secolo, sulle fondamenta di una precedente chiesa romanica. Dopo la cattedrale di Wawel, è la chiesa più importante di Cracovia. La sua facciata gotica è caratterizzata da due torri di altezze diverse. Dalle finestre della torre di sinistra si affaccia il famoso trombettiere che suona l’hejnal.


Girare per questa piazza, con questi edifici così antichi, dà l’impressione quasi di trovarsi sospesi nel tempo. Tutto è pulito, rilassato, perfettamente a misura d’uomo. Non ci sono auto, clacson, rumori fastidiosi o schiamazzi. Se volete immergervi completamente in un’altra epoca, fate un giro per il centro storico con una delle meravigliose carrozze che stazionano qui. Lo so… è una cosa terribilmente turistica ma, se avessi avuto il tempo, avrei adorato farlo! … specialmente quando ho visto che le persone all’interno della carrozza si godevano il giro con un bel calice di vino rosso tra le mani!

Da Rynek Glowny parte una delle strade più note di Cracovia: Ulica Florianska.


In questa bella via piena di negozi, ristoranti e caffè, ci sono molti carrettini che vendono gli obwarzanki, ciambelle di pasta di pane buonissime, ideali per uno spuntino veloce (1,60 zloty). Percorrendo questa strada si arriva fino alla Porta Florianska.


Questa porta è l’ultima rimasta delle otto che anticamente davano accesso alla città. Qui è nata una galleria d’arte a cielo aperto, con tanti pittori che espongono le loro opere. Alle spalle della Porta Florianska, c’ è la struttura difensiva del Barbakan.

Il Barbakan, dalla caratteristica forma circolare, era posizionato tra due fossati e assolse talmente bene la sua funzione, da non permettere a nessun invasore di varcare la Porta Florianska e da resistere anche all’abbattimento delle mura da parte degli austriaci nel 1800!
Dalla piazza Rynek Glowny, dirigendosi verso il fiume Vistola, si arriva ad uno dei simboli della città di Cracovia: il Castello di Wawel.

All’interno delle mura del castello c’è anche la cattedrale di Wawel. Qui furono incoronati tutti i re polacchi, anche dopo che la capitale del regno fu spostata a Varsavia nel 1609. Nel Castello di Wawel è stata esposta per lungo tempo una delle opere più celebri di Leonardo da Vinci: “La dama con l’ermellino”. Da Maggio 2017 la tela è stata spostata nel Museo Nazionale di Cracovia. Se desiderate ammirarla, cliccate qui per conoscere gli orari del Museo e il costo dei biglietti.

Oltre al quartiere Stare Miasto, merita una visita il quartiere ebraico Kazimierz. Il nome si deve a Casimiro III di Polonia che lo fondò nel 1335. Tra le sue piazzette, le sue strade e i suoi vicoli, ci sono numerosi locali, ristoranti e birrerie, ma anche molte piccole gallerie d’arte.


Se passeggiando per il quartiere doveste provare un senso di familiarità, sappiate che molte scene del film “Schindler’s List”, di Steven Spielberg, sono state girate proprio qui. Del resto la vera fabbrica di Schindler è poco lontana, ed è diventata uno dei musei più visitati di Cracovia.
Il centro di Kazimierz è la piazzetta Szeroka, dove un tempo si affacciavano quattro sinagoghe. Su un lato della piazza c’è una panchina con la statua dell’eroe polacco Jan Karski. In questa piazzetta abbiamo cenato al ristorante Chajim Kohan. Mi sento di consigliarvelo per il cibo ottimo e per le porzioni più che generose (hummus top!), ma soprattutto per lo stile del locale. Sembra quasi di entrare nella bottega di un rigattiere, con oggetti vecchissimi in mostra, tavoli e sedie di riuso e tutto al lume di candela!

Sempre in Kazimierz, vi segnalo due soste top. La prima è il locale Singer, in ulica Izaaka. Qui i tavoli sono delle vecchie macchine da cucire Singer e tutto l’interno è arredato in stile retrò, che gli conferisce un’atmosfera intima e accogliente. Io ci sono stata di mattina per bere una cioccolata calda e riprendermi un po’ dal freddo. Se ci andate di sera sappiate che il locale si trasforma e si balla ovunque, anche sui tavoli.


La seconda sosta che dovete fare in Kazimierz è in Plac Nowy, dove dovete assolutamente mangiare una delle pietanze più popolari di Cracovia: lo zapiekanka. Si tratta di uno sfilatino tagliato a metà sul lato lungo, grigliato e servito con funghi e formaggio filante nella versione classica. Compratelo nel grande chiosco circolare in mezzo alla piazza. Gli ingredienti tra cui scegliere sono davvero tanti, scegliete la vostra variante preferita. Il costo varia tra 4 e 9 zloty, la moneta polacca (pln). Considerate che 4 zloty corrispondono all’incirca a 1 Euro, e che con uno zapiekanka si può tranquillamente pranzare. Praticamente il pranzo più economico e gustoso che abbia mai fatto!


Continuando a camminare, mi sono diretta verso uno dei luoghi più suggestivi di Cracovia: Piazza degli Eroi del Ghetto, nel quartiere Podgorze.

Vi consiglio di arrivarci attraversando il fiume Vistola sul ponte pedonale Laetus Bernatek, dove sono mosse dal vento fantastiche figure di artisti acrobati.

La Piazza degli Eroi del Ghetto è un luogo della memoria. Questa piazza era il centro dell’area di 600×400 metri in cui i nazisti stiparono i 15000 ebrei di Cracovia nel 1941. Due artisti polacchi hanno sparso per la piazza 70 sedie in ferro, ispirandosi ad una foto d’epoca. In questa fotografia era ritratta una bambina che trascinava la sua sedia di scuola, durante lo spostamento in massa degli ebrei da Kazimierz al ghetto nazista.


Tutte queste sedie vuote, battute dal vento, in questa piazza relativamente anonima, mi hanno lasciato un senso di profonda tristezza per la sorte terribile di tante persone innocenti. Non si può restare indifferenti, ma soprattutto bisogna mantenere viva la memoria, perchè simili follie non debbano accadere mai più.

Da Cracovia partono due escursioni assolutamente da fare: una per la miniera di sale Wieliczka, e una per Auschwitz-Birkenau, entrambi siti Unesco. Non lasciate Cracovia senza averle viste!


Dovendo ottimizzare i tempi, io le ho fatte tutte e due nella stessa giornata. Se avete più tempo a disposizione, fatele in due giorni diversi, perchè sono comunque un po’ stancanti, fisicamente ed emotivamente. Si possono tranquillamente prenotare online dall’Italia. Se lo fate con un po’ di anticipo avrete più possibilità di trovare le guide in italiano. Il costo di ogni escursione si aggira sui 35 Euro, dipende dal cambio e dall’agenzia con cui prenotate. Io mi sono rivolta alla Cracow City Tours. Le guide sono gentili, simpatiche e molto preparate, gli autobus moderni, e il servizio preciso e puntuale.
Di queste due escursioni vi parlerò comunque nei prossimi post, che sto già scrivendo… stay tuned!
Vi lascio intanto con qualche foto di Cracovia by night… a presto!







Sempre tutti belli i tuoi articoli…..però questo in particolare mi ha lasciato emozioni contrastanti da una parte la serenita e bellezza “fiabbesca” della città e dall’altra l’enorme tristezza e sofferenza x tutti gli innocenti che persero le loro vite..!!!ne deduco che sia una città che lascia il segno….!!
Si è proprio così….. specialmente quando poi ci si reca poco distante a visitare i campi di concentramento di Auschwitz e Birkenau…
Sei davvero bravissima nel dare indicazioni cosi dettagliate, e sicuramente di grande aiuto!!! 🙂 🙂 🙂 kisses
Grazie…. mi piace condividere queste esperienze!