Ultimamente festeggio il compleanno facendo quello che più mi piace: viaggiare! Quindi mi regalo (qualche volta mi regalano) un soggiorno da qualche parte, tenendo anche conto che la stagione non è proprio delle migliori, festeggiando in Novembre. Ma per me, che trovo il bello in ogni cosa, qualunque destinazione è ideale! Quest’anno avevo pensato di fare le cose in grande, e festeggiare il compleanno in Paradiso. Infatti, grazie al mio inguaribile ottimismo, sognavo di andare alle Maldive. Fino all’ultimo mi sono illusa di poterlo fare, poi un perfido e volgare estratto conto mi ha bruscamente riportata alla realtà. E niente, le Maldive dovranno fare a meno di me per quest’anno! Con un budget decisamente ridimensionato, ho cercato una meta più alla mia portata. La scelta è stata facile. Da un po’ di tempo infatti nella mia personale wishlist c’era Napoli, così organizzarmi è stato un attimo!
Io sono andata in auto, per poter visitare anche i dintorni, ma effettivamente la scelta più comoda sarebbe stata il treno. A Napoli infatti non serve l’automobile, si gira benissimo a piedi e la rete metropolitana è stata una piacevole sorpresa. In più, andare in auto non è nemmeno una scelta economica, poichè in centro i parcheggi sono tutti a pagamento. Ho lasciato l’auto al parcheggio Quick, in Piazza Nazionale, vicino alla stazione Garibaldi. La tariffa giornaliera è di 10 euro, il più economico al centro. Da qui è facilissimo raggiungere la metro.


Ho alloggiato presso Santa Brigida 16, una bellissima casa vacanze in un palazzo d’epoca, di fronte alla galleria Umberto I, a pochi passi dal Maschio Angioino, Via Toledo e Piazza del Plebiscito. La posizione è semplicemente fantastica, tenetela presente se avete in programma un weekend a Napoli.

In realtà io ero già stata a Napoli, ma sempre di passaggio per raggiungere Capri o Ischia. Stavolta invece mi sono presa tutto il tempo per visitarla per bene come una vera turista.
Non c’è dubbio che Napoli sia una città dalle molte sfaccettature, e che susciti sentimenti contrastanti. O la si ama o la si odia. Non ci sono vie di mezzo. Ma prima di dare giudizi affrettati, bisogna passarci un po’ di tempo e liberarsi da ogni idea preconcetta. E’ vero che Napoli non gode di una buona fama, ma le brutte esperienze possono capitare ovunque nel mondo. Specialmente nelle grandi città. A me hanno rubato le valigie a Milano, per esempio. O il portafogli a Roma. Quindi, basta tenere gli occhi aperti, come del resto fareste a Barcellona, Miami o New York.

Se vi accosterete a lei con la voglia di conoscerla, e non con paura e diffidenza, Napoli vi aprirà il suo cuore. E il cuore di Napoli è la sua gente meravigliosa. I napoletani amano la propria città e ne sono fieri, pur riconoscendone i limiti. Vi parleranno a lungo delle loro tradizioni e dei segreti della città, consigliandovi cosa vedere e cosa mangiare. Dovunque andrete troverete sempre qualcuno disposto ad accogliervi con un buon caffè, specialmente nei quartieri più umili. Quando avrete bisogno di indicazioni stradali, non farete nemmeno in tempo a chiederle. I napoletani sono il valore aggiunto di questa città!

Perciò lasciamo perdere i luoghi comuni, e vediamo insieme quello che di Napoli ho amato di più… e che sono certa vi invoglierà ad andarci!
1) Vomero e Castel S.Elmo
La sommità della collina del Vomero offre un panorama su tutta Napoli e il suo golfo, dal Vesuvio a Ischia che è davvero senza paragoni! La vista incanta e vi farà definitivamente innamorare di questa città. Salendo sulle mura di Castel S.Elmo potrete godere di un panorama a 360° gradi e divertirvi a riconoscere le Chiese, le Piazze e i monumenti in lontananza. L’entrata al castello costa 5 euro, e vi assicuro che sono soldi spesi più che bene!






Il castello è originario del XIV secolo, e come tutti i castelli aveva scopo difensivo, vista anche la posizione privilegiata. Qui trovò rifugio il vicerè durante la rivolta guidata da Masaniello. In seguito divenne un carcere, mentre oggi è un polo museale che si dedica al dialogo tra le varie discipline artistiche per favorire la pace tra i popoli del Mediterraneo.






2) Scalinata Pedamentina
Dal Vomero ho utilizzato questa scalinata per tornare al centro storico di Napoli. E così facendo, ho scoperto il vero cuore della città. Un cuore struggente. Gradino dopo gradino (414 in tutto), si scende attraverso diagonali che passano tra giardini e orti, case arroccate e splendide vedute sulla Baia di Napoli. La scala è del XIV secolo, la più antica della città. In alcuni punti è un po’ trascurata, ma ho letto che è nato un comitato per riportarla allo splendore di un tempo.







3) Il Chiostro di S.Chiara
Avete mai sentito la canzone “Munasterio ‘e Santa Chiara”? Recita più o meno così:
Munasterio ‘e Santa Chiara
tengo ‘o core scuro scuro…
Ma pecché, pecché ogne sera,
penzo a Napule comm’era,
penzo a Napule comm’è?!
Parla di un emigrante che sogna di tornare a Napoli ma ha il terrore di trovarla distrutta dalla Guerra. In effetti, durante la seconda guerra mondiale il Monastero di Santa Chiara subì un bombardamento che lo danneggiò irrimediabilmente. Fu un colpo terribile per la città che vide crollare uno dei suoi simboli. Il bombardamento però portò alla luce l’originaria struttura gotica, che fu seguita durante la ricostruzione durata 10 anni.



Annesso al Monastero, c’è il Chiostro delle Clarisse, con le sue meravigliose maioliche. Lo spazio porticato del giardino è diviso in quattro da due viali che si incrociano. Ai lati di questi due viali ci sono 64 colonne ottagonali rivestite in maioliche, così come i sedili che collegano le colonne. Le maioliche rappresentano scene di vita quotidiana, ed è tutto un tripudio di giallo, verde e azzurro. E’ un’oasi di pace in cui rifugiarsi, pur essendo in pieno centro storico. I rumori e il caos della città infatti restano incredibilmente chiusi fuori!






4) Napoli sotterranea
Il sottosuolo di Napoli racchiude un mondo a parte. In Piazza S.Gaetano, in pieno centro storico, si trova l’accesso alla Napoli sotterranea, una delle attrazioni principali della città. Accompagnati da una guida, si scende nelle viscere di Napoli e si scopre tutta una serie di gallerie che furono scavate dai Greci 2400 anni fa, per estrarre il tufo da usare nelle costruzioni. Alcuni cunicoli sono talmente stretti che bisogna mettersi di profilo per poterci passare. Successivamente i Romani usarono questo mondo sotterraneo per raccogliere l’acqua, creando delle vere e proprie cisterne. L’acqua nelle case dei napoletani fu portata direttamente da queste cisterne quasi fino al 1900! Grazie a questa visita, ho conosciuto il ruolo dei pozzari e la leggenda dei monacielli.

In questi sotterranei trovò rifugio la popolazione durante i bombardamenti della Seconda Guerra mondiale. Inoltre è possibile visitare i resti di un teatro greco-romano, accedendo da una casa privata.



5) Il cibo!
Partendo dal presupposto che il mio cibo preferito in assoluto è la pizza, potevo trovarmi forse in un posto migliore per mangiarla? La pizza a Napoli è la regina della tavola! Credo non si possa mangiarla male da nessuna parte. Detto questo, io ho provato due tra le pizzerie più conosciute: Brandi e Sorbillo. La pizzeria Brandi si trova in Vico di S.Anna di Palazzo, una traversa di Via Chiaia. E’ una delle pizzerie storiche di Napoli, poichè proprio qui nacque la Pizza Margherita, in onore della visita in città della Regina Margherita di Savoia.
La pizzeria Sorbillo invece si trova in Via dei Tribunali, ma c’è anche un altro ristorante sul lungomare. Da Sorbillo è necessario mettersi in fila e lasciare il nome al cameriere che è sull’uscio. A parte la pizza non si mangia altro, quindi non si resta molto seduti a tavola. Non scoraggiatevi per la fila, perchè i tavoli si liberano velocemente e la pizza è veramente strepitosa!

Una trattoria universalmente nota e che da sola vale la visita ai Quartieri Spagnoli, è Nennella. Qui si sceglie tra due menù a 15 o 12 euro, a seconda che si voglia o meno l’antipasto. Il menù comprende primo, secondo, contorno, frutta, acqua, vino e anche il caffè! Vi assicuro che un pranzo da Nennella è un’esperienza da non mancare, non tanto per il cibo in sè, ma per la sua essenza folcloristica e spontanea.

Napoli è anche la patria della sfugliatella, che esiste in due versioni: frolla o riccia. Non è un dolce che io ami particolarmente, pur essendo molto golosa. Ne ho provato un altro però che mi ha dato la sensazione di assaggiare il paradiso. Sto parlando del Fiocco di Neve, la specialità della pasticceria Coppella in via S.Brigida. Una delizia incomparabile!
6) Il lungomare
Godersi la baia di Napoli passeggiando sul suo lungomare durante una giornata di sole è un must! Partendo dal Maschio Angioino, si passa accanto al Palazzo Reale e si prosegue verso Castel dell’Ovo fino al Lungomare Caracciolo. Una camminata che mi ha permesso di ammirare il Vesuvio sullo sfondo, le barche ormeggiate, i palazzi d’epoca, alcuni dei monumenti principali della città e in lontananza Posillipo.








7) Il Cristo velato
All’interno della Cappella di S.Severo, già di per sè meravigliosa e ricca di opere rimarchevoli, si può ammirare questa scultura in marmo, che ritrae un Cristo morto, adagiato su dei cuscini e coperto solo di un velo. La spettacolarità di quest’opera sta tutta nella maestria con cui lo scultore Giuseppe Sanmartino ha saputo rendere la leggerezza del velo, che sembra delicatamente poggiato sul corpo nudo di Cristo e ne lascia intravedere non solo le fattezze, ma anche i segni delle torture subite. Il Cristo velato lascia veramente senza parole, tanto che si vorrebbe toccarlo per credere davvero che sia tutto marmo e non un vero tessuto! Purtroppo nella Cappella di S.Severo non si possono scattare foto, perciò vi rimando al sito ufficiale.
8) Il centro storico
Bighellonare per il centro storico di Napoli mi è piaciuto da matti. Le strade, le piazze, le Chiese, i palazzi d’epoca, i monumenti, le botteghe artigiane e i locali alla moda…. non si può scegliere: tutto ammalia e conquista. Non è un caso se ha meritato l’iscrizione tra i siti Patrimonio dell’Unesco. Il centro storico di Napoli infatti concentra venti secoli di storia, custodendo autentici tesori artistici e storici.





Prendetevi del tempo per visitare il Duomo con la cappella del tesoro di San Gennaro, la Chiesa di Gesù Nuovo e la relativa piazza, il Palazzo Reale e il Teatro S.Carlo, Piazza del Plebiscito e la Basilica di S.Francesco di Paola, Via Toledo conosciuta anche come Via Roma, l’elegante Via Chiaia, la famosa Spaccanapoli, un insieme di vie chiamate così perchè attraversano tutto il centro, il Maschio Angioino, Piazza S.Domenico Maggiore e la folcloristica Via San Gregorio Armeno, universalmente nota per le botteghe artigiane dedicate all’arte del presepe.















9) I “famigerati” Quartieri Spagnoli
Al di là di Via Toledo ci sono i Quartieri Spagnoli, dove ho trovato la vera anima di Napoli. Nati ai tempi della dominazione spagnola come residenza delle truppe, oggi rappresentano la zona più popolare e genuina della città. I vicoli, stretti tra alti palazzi, sono animati da un continuo vociare , proveniente ora dalle botteghe dei pescivendoli o dalle frutterie, ora dalla gente che, affacciata ai balconi pieni di panni stesi ad asciugare, cala il cestino per ritirare la spesa! Uno spaccato di vita quasi d’altri tempi. Qui le semplici trattorie offrono menù con i piatti della tradizione napoletana (provate la pasta patate e provola!) a prezzi economici. Valgono le regole precauzionali che usereste in qualunque città del mondo, ma addentrarsi nei Quartieri Spagnoli non è affatto pericoloso. Anzi, è proprio qui che ho sperimentato la nota ospitalità napoletana.








10) La stazione metro Toledo
Con tante bellezze artistiche e uno scenario naturale mozzafiato, vi sembrerà assurdo che annoveri tra le cose che mi sono piaciute di più una fermata della metropolitana. Ma vi assicuro che la stazione Toledo è da molti considerata una fra le più belle d‘Europa. Per me è stato come fare un tuffo “dove il mare è più blu”. Fateci un giro e mi direte se è vero!

Di cose belle da vedere e da fare a Napoli ce ne sono tantissime altre, e non le ho nominate semplicemente perchè non ho fatto in tempo a fare tutto quello che avrei voluto. Questo mi fà sentire un po’ in colpa, quindi ci tornerò presto per visitare i suoi Musei e tutto quello che ho trascurato questa volta. Se Goethe scrisse “Vedi Napoli e poi muori” in una delle sue lettere del “Viaggio in Italia” , io dico “Vedi Napoli e poi muori dalla voglia di tornarci“, perchè Napoli è una città che fà venir voglia di conoscerla più profondamente. Perciò, se siete pratici di Napoli, scrivetemi pure nei commenti i vostri suggerimenti per la mia prossima visita. Ne farò tesoro!



Mi ha emozionato la tua descrizione della mia città natale. Mi è sembrato di girare trai suoi vicoli, respirare l’odore del mare e sentire l’abbraccio della mia gente. Grazie mille per aver saputo apprezzare il cuore pulsante di Napoli e per avermela fatta sentire più vicina grazie alle le tue parole. <3 Un saluto da un espatriata che porterà sempre Napoli nel cuore <3
Capisco come ti senti…. io ci tornerò presto, ho lasciato troppe cose da vedere… è una città unica!