Mentre stavo organizzando il viaggio a Marrakech con le mie amiche, ho notato che molti riad proponevano dei corsi di cucina marocchina. Ho cercato di informarmi meglio, e ho scoperto che tra le attività più gettonate ci sono proprio i corsi di cucina! Ora, io sono decisamente una buona forchetta, e letteralmente adoro mangiare i piatti tipici dei luoghi in cui mi trovo: potevo secondo voi non iscrivermi ad un corso di questo tipo? Mai e poi mai!

Io ho prenotato il mio corso dall’Italia, ma si può fare anche direttamente in loco se vi dovesse avanzare del tempo mentre siete a Marrakech. L’offerta online è veramente ampia, si può scegliere quello più congeniale in base al costo, alla durata o alla difficoltà. Quello che ho scelto io, che volevo un’esperienza unica, mi sembrava il migliore: cucina tradizionale, una location meravigliosa e un prezzo non troppo alto.
Sto parlando di Lotus Chef , una vera e propria scuola di cucina. Ci sono varie classi, noi abbiamo scelto The Moroccan Experience: durata 4 ore e 55 euro circa il costo.
Il riad in cui si svolge il corso è molto vicino a piazza Jemaa el-Fna. L’appuntamento per tutti i partecipanti è proprio in piazza, accanto al Cafè Argana, e in cinque minuti a piedi si arriva all’ex Riad Ambre, sede della scuola di cucina Lotus Chef.
Già appena arrivata ho capito che avevo fatto la scelta giusta! Il riad è bellissimo, curato in ogni piccolo dettaglio, elegante e ricco di charme.
Il cortile interno, fresco e ombreggiato, ha al centro una serie di postazioni di lavoro e intorno stanze meravigliosamente decorate con arredi in stile.
Inizialmente ci hanno fatto accomodare su dei coloratissimi divani in una sala al piano terra.
Qui ci hanno parlato delle basi della cucina marocchina, delle sue influenze e contaminazioni e anche delle caratteristiche delle spezie che la arricchiscono. Le spezie erano tutte davanti a noi, e, mentre giocavamo a riconoscerle guardandole o odorandole, abbiamo ascoltato la loro descrizione. Ad ogni partecipante vengono anche forniti una piccola raccolta di ricette, un blocchetto e una penna per prendere appunti durante le spiegazioni.
Ci hanno spiegato che mentre la cucina è indiscutibilmente affidata alle donne, che ripropongono le ricette delle loro madri e nonne, il rito del thè per tradizione è esclusiva maschile, e più precisamente del capo famiglia. Infatti, la preparazione del thè alla menta è considerata una vera e propria cerimonia importante, con la quale esprimere ospitalità. Così abbiamo osservato il “capo” del riad eseguire il rito sotto i nostri occhi affascinati.
Nella teiera il capo famiglia mette un po’ di thè verde, acqua bollente, tanto zucchero e la menta fresca, poi versa il contenuto della teiera nel tipico bicchiere decorato, alto e stretto. Il primo bicchiere è considerato l’anima del thè. A questo punto versa altra acqua bollente nella teiera e lascia il thè in infusione per 3 minuti. Trascorsi i 3 minuti, il thè viene versato più volte dalla teiera nei bicchieri e viceversa, per meglio amalgamare gli ingredienti, perchè non si deve mai mescolare con i cucchiaini! Questo è anche il motivo per cui il thè si versa nei bicchieri da un’altezza di circa 40 cm…. e anche per fare un po’ di scena, come ci hanno allegramente confessato!

Dopo tutte queste spiegazioni e il thè di benvenuto, ci siamo spostati nel cortile, dove una delle cuoche ci ha illustrato come si prepara il pane, che poi abbiamo mangiato a pranzo.
Per la preparazione delle nostre ricette, abbiamo scelto gli ingredienti all’esterno del riad, dove gli ortaggi necessari sono raccolti in ceste di paglia, come al mercato.
Da qui siamo salite al piano di sopra, dove è allestita una meravigliosa cucina degna di Masterchef! Innumerevoli postazioni di lavoro con lavabo, fuochi e tantissimi utensili in attesa di essere usati dai provetti cuochi.
Di fronte ad ogni postazione ci sono degli schermi per meglio seguire i passaggi della cuoca, che spiega e cucina in contemporanea.

Abbiamo preparato una gustosissima tajine di pollo, con spezie e limone, due fresche insalate di contorno, una meravigliosa tajine vegetariana (che ancora me la sogno) e un dolce tipico.
La cosa più interessante di questo corso è stata cucinare utilizzando la tajine, che è insieme sia una pentola sia un piatto da portata. Realizzata in terracotta, ha un caratteristico coperchio conico che serve per mantenere l’umidità durante la cottura.

I nostri piatti sono venuti benissimo, degni di un ristorante marocchino. Perchè un’altra cosa veramente divertente è che, una volta finito di cucinare, si mangia quello che si è preparato, tutti insieme.
Così si ha l’occasione di assaggiare i piatti degli altri e di scoprire le piccole variazioni che ognuno ha voluto fare rispetto alla ricetta base, dosando spezie e ingredienti.
La soddisfazione di aver preparare con le mie mani questi piatti deliziosi è stata enorme! Anche se non siete cuochi esperti, non perdete l’occasione di partecipare ad un corso di cucina a Marrakech. E’ un’esperienza divertente e vi resterà sempre nel cuore. In più, al ritorno a casa, potrete riproporre le stesse ricette ai vostri amici, facendo provare anche a loro i sapori e i profumi intensi di questa cucina. E vi faranno senza dubbio un sacco di complimenti!

Per rendervi conto di quanto sia magnifica l’esperienza presso la scuola di cucina Lotus Chef, vi lascio con questo video, che la descrive benissimo.
Ciao a tutti, a presto!