Barcellona e quella voglia matta di paella…

Perchè mi piace tanto viaggiare? Non è solo per conoscere nuovi posti, entrare in contatto con culture diverse, aprire la mente e allargare i miei orizzonti. Infatti, una delle cose che mi piace da matti quando sono in viaggio, è mangiare tutte quelle specialità tipiche del posto in cui mi trovo. Da italiana, amo la buona cucina e non disdegno mai di assaggiare qualcosa e scoprire sapori nuovi. E così in tanti anni, ho creato una lista di pietanze preferite, che rievocano viaggi e vacanze, dal pad thai al burrito, dal ramen all’hummus, passando per tutta la cucina regionale italiana. In vetta a questa personale classifica c’è la Paella, il piatto spagnolo più famoso.

L’ho amata dalla prima volta che l’ho assaggiata, moltissimi anni fa, durante una vacanza in Spagna.

Ogni tanto mi prende nostalgia di quel sapore pazzesco, e quando la voglia si fa irrefrenabile, mi butto su Skyscanner alla ricerca di un volo per la penisola iberica. Perchè come si mangia la Paella in Spagna non si mangia da nessun’altra parte (un po’ come mangiare la pizza all’estero… dai, non scherziamo!).

Skyscanner è sempre un ottimo alleato per scovare il volo ideale al miglior prezzo, e così da qualche anno ho preso l’abitudine di andare a Barcellona per pranzare con una bella paella. Perchè di tutta la Spagna proprio Barcellona?

Intanto perchè è una città che adoro, sempre viva e allegra, e poi perchè è facile da raggiungere in giornata. Infatti, grazie ai tanti collegamenti con Roma e al tempo di volo di solo un’ora e mezza, si può partire la mattina e rientrare la sera, spendendo poco più di 30 euro A/R (voli low cost, ovviamente) e regalandosi una giornata nella capitale della Catalogna.

Come raggiungere il centro di Barcellona

Con i voli low cost si atterra al Terminal 2 dell’aeroporto principale, El Prat. Una volta usciti dal terminal, sulla sinistra c’è la fermata dell’autobus A2, che collega l’aeroporto al centro città. Alla fermata c’è il distributore automatico dove acquistare i biglietti per il trasporto al costo di 5,60 euro a tratta. I biglietti vanno poi mostrati al conducente dell’autobus. La corsa dura meno di trenta minuti fino a Plaça de Catalunya, una delle piazze principali di Barcellona, da dove parte la famosa Rambla che porta fino al mare. Una delle fermate intermedie è Plaça de Espanya, da dove, fiancheggiando le cosiddette Fontane Magiche, si può salire fino al monte Montjuïc e al Museo Nazionale di Arte Catalana.

Cosa fare a Barcellona in 8 ore

Ogni volta che vado a Barcellona in giornata, inizio con una breve passeggiata sulla Rambla fino al Mercato de La Boqueria, che per me è una tappa fissa.

La Boqueria è il mercato più famoso di Barcellona, e vanta origini risalenti al 1200. Tra i banchi del mercato trovano posto beni alimentari di ogni tipo, tutti esposti in maniera invitante e ordinata. Tra verdura e frutta coloratissima, cioccolata, spezie, pesce, frutti di mare, carni di ogni tipo, dolci e mille altre prelibatezze, è possibile fare uno spuntino o pranzare seduti al bancone dei tapas bar (il più famoso Pinotxo).

Capirete che per me, che penso a mangiare circa dodici ore al giorno, una capatina qui è d’obbligo. A volte prendo un frullato di frutta fresca, a volte del prosciutto Patanegra tagliato al momento, oppure un cartoccio di frittura calda da spiluccare mentre gironzolo tra i banchi alla ricerca di qualcosa da comprare e riportare a casa.

Una volta fuori dal mercato si può continuare a passeggiare sulla Rambla fino al porto, dove la statua di Cristoforo Colombo (Mirador de Colon), in cima a una colonna alta 60 metri, indica il mare. Il monumento a Colombo sorge nel punto esatto in cui il celebre esploratore tornò per riferire alla regina Isabella della sua clamorosa scoperta. All’interno del Mirador c’è un ascensore per salire in cima e poter ammirare il porto e la città dall’alto.

Le ultime volte che sono stata a Barcellona ho preferito però dirigermi dalla Rambla verso Plaça Reial, una delle piazze più belle e vive della città.

E’ circondata di portici, sotto i quali si trovano ristoranti e localetti, con al centro una fontana e tante palme che le conferiscono un’atmosfera tipicamente mediterranea. Da notare accanto alla fontana due lampioni, che furono il primo lavoro realizzato per la città di Barcellona da Antoni Gaudì.

Da Plaza Reial ci si addentra nel Barri Gotic, il quartiere che preferisco. E’ il centro della città vecchia, il nucleo politico e religioso delle origini.

Tra vicoletti pieni di botteghe di artigiani, tapas bar, gallerie d’arte, atelier e negozi originali, si arriva fino alla cattedrale, risalente al XIII secolo. La piazza di fronte alla cattedrale solitamente è piena di gente e di artisti di strada, e quest’ultima volta ospitava già un mercatino di Natale.

Dopo aver curiosato tra le bancarelle natalizie, è arrivato il momento di soddisfare la voglia di paella, il tempo corre e non sia mai che torni a casa senza averla mangiata! Io vado sempre al ristorante “Salamanca”, in zona Barceloneta. Anche se ce ne sono di migliori (annotetevi il ristorante “7 Portes”), mi piace andare qui perchè è vicino al mare ed ha un buon rapporto qualità prezzo.

La paella de marisco (quella di pesce) è la mia preferita, con un po’ di limone e il riso che si attacca ai bordi della paellera facendo una croccante crosticina!

Dopo pranzo c’è ancora il tempo per fare una passeggiata sul lungomare e tornare a piedi verso Plaça Catalunya, da dove riprendere l’autobus per l’aeroporto, dedicandosi nel mentre a un po’ di shopping. In alternativa, si può prendere un taxi e arrivare alla Sagrada Familia, la chiesa progettata da Gaudì e ancora in fase di costruzione.

Se non siete mai stati a Barcellona, vi consiglio di farlo perchè è meravigliosa e vale la pena anche solo girarci intorno per coglierne la moltitudine pazzesca di dettagli.

Ovviamente c’è molto molto altro da fare e vedere in questa splendida città, ma bisognerebbe avere almeno tre giorni a disposizione. Questo piccolo itinerario è solo un esempio di quello che si può fare partendo al mattino e rientrando di sera. Ogni volta che vado lo vario un pochino… per esempio, so già che la prossima volta mi ritaglierò del tempo per visitare il Palau de la Musica Catalana, considerata una delle sale da concerto più belle al mondo.

E voi? Vi ho messo un po’ voglia di fare una piccola follia come questa?

 

 

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