Se state cercando una scusa per andare a Roma, vi segnalo, fino al prossimo 4 Settembre, la mostra a Palazzo Cipolla, in Via del Corso, dedicata a Banksy.

Io ci sono andata ieri, godendomi una bellissima giornata di sole in una Roma piena di turisti come al solito, ma svuotata di Romani (in fondo è la settimana di Ferragosto questa!). Andando in metro e scendendo alla fermata Colosseo, ho potuto passeggiare in Via dei Fori Imperiali, che in questi giorni è isola pedonale. E’ una soluzione comoda e permette di godere in pieno di quest’area che di solito è molto trafficata e caotica.

Banksy è senza dubbio il più noto e autorevole writer del mondo… e anche il più misterioso. La sua identità infatti non è nota ma pare quasi sicuro che sia originario di Bristol. Nonostante l’alone di mistero che circonda il suo nome, o forse proprio per questo, la sua fama non fa che crescere. I lavori in mostra a Roma, dove viene esposto per la prima volta, vengono tutti da collezioni private, e ce ne sono davvero tanti, compreso il celebre “Lanciatore di fiori”.



Al costo di 12 euro potrete vedere da vicino molte delle sue opere più note. Naturalmente è un po’ strano trovarsi di fronte a queste opere in un contesto museale, ma vale la pena avvicinarsi anche così a questa moderna forma d’arte. Il nome scelto per la mostra è “Guerra, Capitalismo e Libertà”. Sono temi che Banksy affronta spesso con i suoi lavori, non solo sottolineando le miserie umane, ma anche denunciando gli orrori della guerra, la violenza della repressione poliziesca, i pericoli del consumismo, la condizione dei bambini e degli animali, e il nonsense del nostro quotidiano.




Ad alcuni il suo sarcasmo può sembrare eccessivo, ma come non trovare apprezzabile il suo tentativo di farci aprire gli occhi sul mondo che ci circonda e di svegliare le nostre coscienze?





